Rispetto al resto dell’Europa, la soddisfazione che le persone in Svizzera esprimono per la propria vita attuale è sempre elevata e nel 2022 ha addirittura raggiunto il valore più alto tra tutti i Paesi europei.
Anche il tenore di vita generale si è mantenuto elevato nel raffronto europeo. Eppure, quasi una persona su dieci ha avuto difficoltà a sbarcare il lunario e il 4,9% della popolazione ha dovuto rinunciare a beni, servizi e attività sociali importanti per motivi finanziari. Il tasso di povertà si è attestato all’8,2%. Sono alcuni risultati che emergono dall’indagine 2022 sui redditi e sulle condizioni di vita (SILC) dell’Ufficio federale di statistica (UST).
Su una scala da 0 a 10, il livello medio di soddisfazione nei confronti della propria vita attuale in Svizzera è stato di 8, contro il 7,9 dell’Austria, il 7,2 dell’Italia, il 7,0 della Francia e il 6,5 della Germania. In Svizzera, la soddisfazione nei confronti della propria vita è pressoché invariata dal 2014 e aumenta con l’età, il livello di formazione e il reddito. La popolazione esprime una particolare soddisfazione nei settori relazionali, come la vita in comune, l’ambiente di lavoro e le relazioni personali. Nel 2022 più della metà delle persone dai 16 anni in su si è dichiarata molto soddisfatta in questi ambiti (punteggi di 9 o 10). Viceversa, solo una persona su tre era molto soddisfatta del tempo libero disponibile o della propria situazione finanziaria.
Il tenore di vita è tra i più alti d’Europa
Il tenore di vita generale è misurato in base alla mediana del reddito disponibile equivalente, corretta per tener conto delle differenze del livello dei prezzi tra i Paesi. In Svizzera tale reddito era 2,5 volte superiore a quello greco, 1,5 volte superiore a quello italiano, 1,3 volte superiore a quello francese, 1,2 volte superiore a quello tedesco e 1,1 volte superiore a quello austriaco. Ne consegue che, nonostante l’alto livello dei prezzi in Svizzera, il tenore di vita della popolazione della Svizzera è superiore rispetto a quello dei Paesi vicini e della maggior parte dei Paesi dell’UE.
Condizioni di vita non uguali per tutti
Nel 2022, il 9,9% delle persone in Svizzera ha avuto difficoltà a sbarcare il lunario e il 4,9% della popolazione ha vissuto in condizioni di deprivazione materiale e sociale. Ciò significa che, per motivi finanziari, queste persone hanno dovuto rinunciare a beni, servizi e attività sociali importanti (come l’acquisto di vestiti nuovi, lo svolgimento di attività regolari nel tempo libero o l’incontro con gli amici), non sono riuscite a pagare le fatture in tempo o non hanno potuto sostenere una spesa imprevista.
Le persone colpite da deprivazione presentano un livello di soddisfazione nei confronti della propria vita nettamente più basso: nel 2022, solo una persona deprivata materialmente e socialmente su nove era molto soddisfatta della propria vita attuale (il 10,9% contro il 37,9% della popolazione totale). Le persone in condizioni di deprivazione hanno inoltre indicato con particolare frequenza di sentirsi scoraggiate o depresse per la maggior parte del tempo o sempre (il 24,3% contro il 5,4% della popolazione totale) e molto più di rado di sentirsi per la maggior parte del tempo o sempre felici (il 37,1% contro il 76,6% della popolazione totale).
L’8,2% della popolazione è colpito da povertà reddituale
Nel 2022 (redditi del 2021), in Svizzera l’8,2% della popolazione era colpito da povertà reddituale, il che corrisponde dunque a circa 702 000 persone. Il tasso di povertà è quindi tendenzialmente più basso rispetto all’anno precedente (8,7%), seppure presenti una differenza statisticamente non significativa. Peraltro, queste cifre non tengono ancora conto degli aumenti intervenuti dal 2022 sui prezzi di elettricità, riscaldamento e beni di consumo.
Come negli anni precedenti, le persone più frequentemente colpite da povertà reddituale sono quelle straniere, quelle che vivono in economie domestiche monoparentali, quelle senza formazione postobbligatoria e quelle che vivono in economie domestiche che non partecipano al mercato del lavoro. Con il 3,8% (144 000 persone), anche il tasso di povertà della popolazione occupata è stato leggermente inferiore rispetto all’anno precedente (4,2%). Nemmeno questo sviluppo, però, è statisticamente significativo.
La soglia di povertà è calcolata sulla base delle direttive della Conferenza svizzera delle istituzioni dell’azione sociale (COSAS) e nel 2022 ammontava mediamente a 2284 franchi al mese per una persona che viveva sola e a 4010 franchi per due adulti con due bambini. Tale importo deve poter coprire le spese per le necessità quotidiane (cibo, igiene, mobilità ecc.) e le spese per l’alloggio, ma non i premi per l’assicurazione malattia obbligatoria, giacché, come i contributi alle assicurazioni sociali, le imposte e gli eventuali alimenti, anche questi vengono dedotti in anticipo dal reddito dell’economia domestica.