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A volte andare in pensione diventa un dramma, spalancando le porte a problemi fisici e psicologici. Per questo i ricercatori dell’Alma Mater di Bologna e dell’Università di Pavia hanno deciso di mettere sotto la lente di ingrandimento proprio i pensionati, avviando uno studio per capire quali sono i segnali di rischio rispetto a bassi livelli di benessere nelle persone, che lasciano il lavoro per mettersi a riposo.
Il progetto si chiama ‘Rewire’ e ha l’obiettivo appunto di “promuovere un ingresso sano e positivo alla pensione”, si spiega dall’Alma Mater, facilitando gli ex lavoratori “a vivere a pieno le possibilità offerte da questa nuova fase di vita”, lavorando sui possibili rischi e sulle soluzioni pratiche. Per capire quali sono le condizioni sfavorevoli legate al pensionamento, i ricercatori seguiranno per un anno un ampio gruppo di persone, integrando le informazioni socio-demografiche con quelle di salute generale e sulle variabili cognitive, di personalità, psicologiche e affettive. Chiunque vada in pensione entro tre mesi può partecipare compilando un questionario e svolgendo una serie di attività, tutto online, riporta l’agenzia Dire.
“Nell’immaginario collettivo- spiega Alessia Tessari, docente del Dipartimento di Psicologia ‘Renzo Canestrari’ dell’Università di Bologna, che coordina il progetto- il pensionamento è un’opportunità positiva per seguire le proprie aspirazioni. Ma a volte questo momento genera malessere, tanto da portare a problematiche fisiche e psichiche. L’obiettivo di ‘Rewire’ è creare strumenti e circostanze per promuovere il benessere delle neopensionate e dei neopensionati attraverso suggerimenti per interventi mirati e non farmacologici, come quelli sportivi e cognitivi”.
Con questo studio, i ricercatori di Bologna e Pavia puntano a calcolare un indice di rischio “in grado di indicare ad ogni individuo il rischio di dover affrontare un periodo di depressione, ansia, disturbi cognitivi e isolamento sociale- spiega ancora Tessari- questo strumento sarà reso pubblico, online e gratuito e offrirà anche suggerimenti sugli aspetti da valorizzare della propria vita, e quali invece da modificare per affrontare al meglio la transizione verso il pensionamento e la vita futura”. Dopo aver realizzato l’indice, gli scienziati metteranno a punto anche un protocollo di intervento che integra aspetti fisici e cognitivi, da sottoporre a un campione di partecipanti in procinto di andare o appena andati in pensione. Nello specifico, spiega l’Alma Mater, le attività fisiche da svolgere in gruppo, per garantire la socializzazione, saranno abbinate ad attività che stimolano l’elaborazione cognitiva, per tenere allenati l’attenzione, la memoria e la capacità di risoluzione dei problemi. Tutte le informazioni per partecipare all’iniziativa sono disponibili sul sito del progetto.