• Mer. Dic 18th, 2024

’ un bel po’ che gli scienziati ci avvertono: il grande, enorme, pericolo incombente sulla salute umana sono i super-batteri. I batteri troppo evoluti per lasciarsi sconfiggere dai medicinali che l’uomo ha sviluppato finora. Già oggi uccidono un milione di persone l’anno. Ora gli scienziati ripropongono il tema, con un surplus d’allarme: bisogna sospendere la ricerca sui microbi “specchio”, gli organismi sintetici sono un “rischio senza precedenti” per la vita sulla Terra.

L’appello – un rapporto di 299 pagine e un commento sulla rivista Science – è firmato da un gruppo internazionale di premi Nobel e altri esperti: i batteri “specchio”, ovvero quei microrganismi creati dall’uomo da immagini speculari di molecole presenti in natura, potrebbero insediarsi nell’ambiente e superare le difese immunitarie degli organismi naturali, esponendo gli esseri umani, gli animali e le piante al rischio di infezioni letali. In realtà siamo ancora lontani – si stima 10 anni – dalla fabbricazione vera e propria di un microbo specchio vitale. Ma 38 tra i migliori scienziati del pianeta chiedono di fermarsi, di non andare oltre. “La minaccia di cui stiamo parlando è senza precedenti”, ha affermato il Professor Vaughn Cooper, un biologo evoluzionista dell’Università di Pittsburgh. “I batteri specchio probabilmente eluderebbero molte risposte del sistema immunitario umano, animale e vegetale e in ogni caso causerebbero infezioni letali che si diffonderebbero senza controllo“.

Con lui anche il dottor Craig Vente, lo scienziato statunitense che ha guidato l’iniziativa privata per sequenziare il genoma umano negli anni ’90, e i premi Nobel Greg Winter e Jack Szostakk, riporta l’agenzia Dire. 

Gli scienziati hanno già prodotto grandi molecole “specchio” funzionali per studiarle più da vicino. Alcuni hanno persino mosso piccoli passi verso la costruzione di microbi “specchio”. Ma costruire un intero organismo da molecole “specchio” va oltre le conoscenze attuali. La ricerca è guidata dall’idea che queste molecole sintetiche potrebbero essere usate in terapie per malattie croniche e difficili da curare. Il problema però è come eventualmente “contenerli” in modo sicuro.

“A meno che non emergano prove convincenti che la vita “specchio” non rappresenti un pericolo straordinario, crediamo che i batteri specchio e altri organismi specchio, anche quelli con misure di biocontenimento ingegnerizzate, non dovrebbero essere creati”, scrivono gli autori su Science. “Raccomandiamo pertanto che la ricerca con l’obiettivo di creare batteri specchio non venga consentita e che i finanziatori chiariscano che non sosterranno tale lavoro”.

Il professor Paul Freemont dell’Imperial College di Londra, non coinvolto nel rapporto, lo ha definito un “eccellente esempio di ricerca e innovazione responsabili”.

“Mentre gli autori sottolineano chiaramente la necessità di un dibattito aperto e trasparente sullo sviluppo di organismi viventi speculari, c’è anche la necessità di identificare le promesse e gli usi positivi della chimica specchio nei sistemi biologici, anche se in modo limitato e forse in futuro regolamentato”, ha affermato.

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