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SANITA’ ITALIA. MINISTRO SCHILLACI: PROFESSIONE NON SIA VISTA SOLO COME FONTE GUADAGNO

“Non posso non dire, da medico, che se uno sceglie di fare il medico solo per guadagnare tanto forse non ha ben capito la scelta che sta facendo”.

A dirlo il ministro della Salute, Orazio Schillaci, interpellato dai giornalisti in merito al piano assunzioni del personale sanitario, in occasione della conferenza finale del G7 Salute che si è svolta oggi ad Ancona. “Il medico non è un missionario- ha proseguito- però oggi nei giovani la professione medica non può essere vista unicamente come fonte di guadagno. Io sono di estrazione super liberale, per cui è giusto che chi lavora e fa determinate attività guadagni in base a quello che lavora, ma la medicina ha anche altri valori e non solo quello economico”.

Siamo disponibili a incontrare i medici di famiglia. Li ho sempre difesi e sono il primo presidio della sanità pubblica, ma dobbiamo affrontare il problema in modo più moderno: il medico di famiglia da solo nel proprio studio non è più attuale, anche rispetto a ciò che i giovani medici oggi vogliono”. Ha risposto così il ministro della Salute, Orazio Schillaci, interpellato dai giornalisti in merito allo stato di agitazione annunciato dai medici di medicina generale per “l’inaccettabile ritardo sulla definizione dell’atto di indirizzo, indispensabile per arrivare poi alla firma dell’Accordo collettivo nazionale 2022-2024”, ma anche per “l’assenza di risorse aggiuntive per il raggiungimento di obiettivi di politica sanitaria in riferimento ad un’assistenza di prossimità”. 

“Le richieste che abbiamo fatto quest’anno al ministro delle Finanze guardano prioritariamente al personale, inteso come nuove assunzioni di medici, infermieri e operatori sanitari, ma anche come chi già lavora nel sistema sanitario nazionale e il cui ruolo deve essere rivalutato. Intanto dobbiamo assumere piu personale nel pubblico, abbiamo un piano triennale di assunzioni di medici e infermieri. Ma se guardiamo ai dati OCSE, ci si rende conto che quello che manca in italia sono più gli infermieri che i medici. Questo è un dato importante su cui fare affidamento”. Ha risposto così il ministro della Salute, Orazio Schillaci, interpellato dai giornalisti sul tema in occasione della conferenza finale del G7 Salute che si è svolta oggi ad Ancona. “Sono sicuro- ha proseguito Schillaci- che riusciremo ad avere un piano triennale di assunzione, torneremo ad assumere i medici e gli infermieri che servono e che certamente sono indispensabili soprattutto nel sistema sanitario pubblico”. I medici, ha ricordato poi il ministro, mancheranno “soprattutto nei prossimi tre anni, questo per una sbagliata programmazione fatta negli anni precedenti.

I medici mancano, ma se analizziamo con attenzione i dati, i giovani medici non scelgono più volentieri alcune specializzazioni. Questo però non è un problema italiano: i medici scelgono di non fare volentieri alcune specializzazioni non solo qui ma in tutto il mondo. Credo che servano soprattutto infermieri per poter pienamente avviare la medicina territoriale alla quale teniamo moltissimo e sulla quale ci sono gran parte degli investimenti del PNRR. Abbiamo necessità anche di assumere medici, soprattutto per alcune specializzazioni che oggi sono meno ambite. Abbiamo ragionato anche con il ministro Giorgetti per identificare delle forme che facciano sì che i giovani scelgano più facilmente quelle specializzazioni che oggi sono meno scelte”. 

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