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Cianobatteri Ticino: Campagna informativa DSS per la sicurezza dei bagnanti e nuova rete di monitoraggio DT

Giu 24, 2024

Il Dipartimento della sanità e della socialità, in collaborazione con la campagna di prevenzione “Acque sicure” del Dipartimento delle istituzioni, ha avviato la nuova campagna informativa destinata alla popolazione, ai gestori dei lidi e ai Comuni rivieraschi in caso di fioritura massiccia di cianobatteri.

Allo stesso tempo, il Dipartimento del territorio annuncia la disponibilità di dati in tempo reale dei principali parametri chimico-fisici e biologici (nella fattispecie pigmenti di alghe e cianobatteri) rilevati dalla nuova rete di misura del Lago Ceresio e del Lago Maggiore, dell’Osservatorio ambientale della Svizzera italiana (OASI).

Negli ultimi anni, il lago Ceresio è stato soggetto ad importanti fioriture di cianobatteri. La causa principale di queste fioriture è la proliferazione massiccia di Microcystis, un genere di cianobatterio in grado di produrre tossine chiamate microcistine. Le fioriture in acque superficiali di questo tipo di cianobatterio, favorite in particolare dall’apporto di nutrienti nel lago e dalle alte temperature, sono tra le più diffuse al mondo e la causa di danni economici ed ecologici significativi. L’esposizione ai cianobatteri e alle loro tossine può provocare reazioni allergiche della pelle, sintomi gastrointestinali o danni al fegato. I bambini piccoli, che possono ingerire involontariamente l’acqua durante le attività ricreative, così come gli animali, in particolare i cani, sono particolarmente a rischio.  

La presenza delle fioriture in un lago di grandi dimensioni come il Ceresio – il Verbano non è stato soggetto a questo fenomeno – può essere molto eterogenea e variabile. A causa dei venti e delle correnti, i cianobatteri tendono infatti ad accumularsi in alcuni punti, colpendo maggiormente alcune rive rispetto ad altre. Inoltre, la presenza delle fioriture nei pressi di alcune spiagge può mutare drasticamente anche nel corso della singola giornata. Questo pone delle chiare difficoltà nella gestione della balneazione e della comunicazione al pubblico.  

Sulla base delle analisi eseguite negli ultimi anni e delle raccomandazioni dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, il Laboratorio cantonale del Dipartimento della sanità e della socialità, in collaborazione con Acque sicure, ha elaborato un concetto di comunicazione al pubblico in caso di fioriture di cianobatteri nelle acque di balneazione. Questo include una cartellonistica informativa accompagnata da un sistema a bandiere messa a disposizione ai responsabili delle spiagge del Cantone e da utilizzare in caso di presenza di fioriture di cianobatteri.

È stato inoltre creato un sito internet dedicato, disponibile all’indirizzo www.ti.ch/cianobatteri, con diverse informazioni e raccomandazioni in merito alla problematica delle fioriture dei cianobatteri nelle acque balneabili. 

L’informazione prevede due livelli di allerta, determinabili tramite un esame visivo dello stato delle acque:  

  • Primo livello di allerta – rischio moderato, segnalato con bandiera gialla: corrisponde ad una situazione di presenza parziale di cianobatteri sulla superficie delle acque, dove è ancora possibile fare il bagno in acque limpide (trasparenza > 1-2 metri) senza entrare in contatto con formazioni visibili di cianobatteri come striature, macchie o polvere. In questo caso bambini piccoli, persone con pelle sensibile e animali devono comunque rinunciare a bagnarsi. 
  • Secondo livello di allerta – rischio elevato, segnalato con bandiera rossa: corrisponde ad una situazione di presenza estesa di ammassi di cianobatteri con elevata torbidità dell’acqua, dove l’estensione delle fioriture non permette di entrare in acqua o accedere ad acqua trasparente senza entrare in contatto con ammassi densi di cianobatteri. In questo caso tutti devono rinunciare ad entrare in acqua.    

Nuova rete di monitoraggio OASI  

Il portale dei dati ambientali dell’OASI www.ti.ch/oasi amplia la sezione relativa ai dati sulla qualità delle acque, integrando quelli relativi ai due laghi raccolti in continuo e in tempo reale da boe limnologiche e da sonde automatiche. La nuova rete di monitoraggio ad alta frequenza dei laghi del Cantone Ticino è stata concepita e messa a punto dall’Ufficio del monitoraggio ambientale negli ultimi due anni grazie all’esperienza acquisita e alla collaborazione con diversi servizi dell’Amministrazione cantonale (l’Ufficio della protezione delle acque e dell’approvvigionamento idrico, l’Ufficio dei corsi d’acqua, l’Ufficio della caccia e della pesca, l’Ufficio del demanio e dell’Aeroporto cantonale e la Polizia lacuale).  

Due boe di monitoraggio, attive dallo scorso marzo, sono ubicate negli esistenti parchi boe nei pressi di Porto Ronco, sul lago Verbano e Castagnola, sul lago Ceresio. Le stesse sono completamente autonome e dotate di sonde multi-parametriche situate sotto la superficie dell’acqua e di sensori di temperatura che si spingono fino a 40 metri di profondità. Il dispositivo presente nel Ceresio dispone, in aggiunta, di una sonda collocata a 15 metri di profondità.

A complemento delle due piattaforme di misura, alcune sonde installate nelle scorse settimane su moli galleggianti situati nei diversi rami del Lago Ceresio, in territorio di Riva San Vitale, Vico Morcote e Magliaso, permettono di ampliare la rete di monitoraggio a costi contenuti. In particolare queste sonde rappresentano un utile strumento a disposizione dei responsabili dei lidi e dei Comuni rivieraschi nella gestione del sistema di allerta sviluppato dal Laboratorio cantonale.  

Da più di 50 anni la qualità delle acque di laghi e fiumi viene monitorata regolarmente tramite campionamenti e misure in situ quindicinali nell’ambito delle attività di ricerca promosse dalla Commissione Internazionale per la Protezione delle Acque Italo-Svizzere CIPAIS (www.ti.ch/acquahttp://www.cipais.org/). Più recentemente era però emersa l’esigenza di integrare i monitoraggi esistenti con misure in continuo tramite strumenti automatici di rilevamento a elevata frequenza, in modo da avere sotto costante controllo e in tempo reale i principali indicatori di qualità dei laghi.  

Negli ultimi anni, grazie anche ai miglioramenti apportati nella tecnica – con lo sviluppo di nuovi sistemi di misura autopulenti e sensori più stabili – e a progetti pilota come quello dell’Ufficio federale dell’ambiente “Laghi svizzeri: nuove stazioni per misurare la temperatura dell’acqua in tempo reale” o al progetto Interreg SIMILE, questo tipo di approccio si è rivelato praticabile anche sui corpi idrici lacustri. La collaborazione con le piattaforme Datalakes (www.datalakes-eawag.ch) e AlpLakes (www.alplakes.eawag.ch) consentirà inoltre di fornire valore aggiunto a questo monitoraggio e di creare un sistema di avviso tempestivo, grazie in particolare alla disponibilità di immagini satellitari con informazioni sulla superficie dei laghi (clorofilla, torbidità, etc.) e di modelli a più dimensioni concernenti la dinamica e la distribuzione della temperatura nei laghi.

Si tratta quindi di una rete di monitoraggio e di servizi in fase di crescita, ma che permettono di monitorare l’evoluzione in tempo reale, in particolare per quanto riguarda i fenomeni di fioritura algale e la presenza di cianobatteri, a supporto dell’analisi della situazione e dell’adozione di decisioni. I dati, così come tutti quelli presentati sul portale OASI, sono liberamente scaricabili e utilizzabili.  

Queste iniziative intendono offrire un aiuto concreto sia ai gestori e ai Comuni lacustri in caso di fioriture, sia ai bagnanti, permettendo di poter mantenere, per quanto possibile, la possibilità di accedere all’acqua in sicurezza.

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