La definizione di un trattato per farsi trovare pronti di fronte a nuove possibili pandemie è al centro del lavori della 77esima assemblea dell’Organizzazione mondiale della sanità (Oms) al via a Ginevra.
A far riferimento all’impegno è stato il direttore generale dell’organismo, Tedros Adhanom Gebreyesus, anche con un messaggio diffuso sul social network X. L’obiettivo, fissato da tempo, è un accordo internazionale sulla prevenzione e la preparazione in materia di pandemie che però, secondo numerosi Stati, metterebbe a rischio la sovranità nazionale sulle scelte in caso di emergenza, dovendo sottostare a imposizioni e non più a raccomandazioni.
Roland Driece, co-presidente del comitato dell’Oms incaricato della stesura del documento, ha però sottolineato come gli ostacoli a un’intesa restino più di uno. “Non siamo dove avremmo sperato di essere quando abbiamo cominciato”, ha detto il responsabile solo venerdì scorso, a ridosso dell’inizio dell’assemblea.
Secondo il quotidiano keniano The Star, si prevede che i negoziatori chiederanno più tempo per avvicinarsi a un accordo. Intanto a Ginevra si confronteranno i ministri della Salute dei 194 Paesi membri dell’Oms.
Secondo Tedros, le disparità tra Paesi ricchi e in via di sviluppo nell’accesso ai vaccini e altri medicinali essenziali rappresentano tuttora “un fallimento morale catastrofico”.