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Ingegneria genetica: il Consiglio federale avvia la procedura di consultazione per la legge sulle piante

Apr 8, 2025

Il Consiglio federale ha avviato la consultazione relativa alla nuova legge sulle piante ottenute mediante nuove tecnologie di selezione.

Con tale progetto intende introdurre una procedura di autorizzazione basata sui rischi. L’impiego delle nuove tecnologie di selezione potrebbe, ad esempio, ridurre i prodotti fitosanitari nell’agricoltura e aumentare la tolleranza alla siccità delle piante utili.

Il Parlamento ha incaricato il Consiglio federale di elaborare un progetto di regime di autorizzazione basato sui rischi per le piante ottenute mediante nuove tecnologie di selezione. Il 4 settembre 2024 il Consiglio federale ha deciso di adempiere al mandato del Parlamento con una nuova legge. A questo scopo ha incaricato il Dipartimento federale dell’ambiente, dei trasporti, dell’energia e delle comunicazioni (DATEC) di elaborare un progetto. Il 2 aprile 2025 il Consiglio federale ha avviato la procedura di consultazione in merito a questo progetto, che si concluderà il 9 luglio 2025.

Il Consiglio federale ritiene che l’approccio basato sui rischi debba consentire l’innovazione e l’uso più sostenibile delle risorse naturali. Al tempo stesso, intende tenere conto delle preoccupazioni della popolazione in materia di ingegneria genetica. In considerazione del principio di precauzione, il Governo prevede quindi una cauta apertura. In linea generale, la procedura di autorizzazione terrà conto della proposta della Commissione europea. Contrariamente al progetto dell’Unione europea (UE), il Consiglio federale prevede tuttavia di rafforzare i meccanismi di controllo.

La nuova regolamentazione comprenderà le piante ottenute mediante nuove tecnologie di selezione, che non contengono materiale genetico transgenico e che apportano un valore aggiunto per l’agricoltura, l’ambiente o i consumatori. Sono considerate nuove tecnologie di selezione la mutagenesi e la cisgenesi mirate. Nel caso della mutagenesi mirata è possibile modificare in modo mirato il materiale genetico delle piante in punti precisi senza introdurre materiale genetico esogeno. La cisgenesi consiste nell’introdurre in una pianta materiale genetico proveniente dalla stessa specie o da una specie strettamente imparentata.

Due procedure di autorizzazione

La nuova legge prevede due procedure di autorizzazione distinte per faciiltare l’impiego di piante ottenute mediante nuove tecnologie di selezione:

  • L’autorizzazione viene concessa sulla base della comparabilità delle piante ottenute mediante nuove tecnologie di selezione, ossia nel caso in cui le piante comparabili con modifiche paragonabili ottenute mediante nuove tecnologie di selezione siano già state ritenute sicure. In questo caso è possibile rinunciare a una valutazione dei rischi ambientali.
  • L’autorizzazione viene concessa sulla base di una valutazione dei rischi ambientali per le piante ottenute mediante nuove tecnologie di selezione, ossia nel caso in cui nessuna pianta comparabile con modifiche paragonabili ottenute mediante nuove tecnologie di selezione sia stata ritenuta sicura.

Inoltre, per garantire la produzione senza piante ottenute mediante nuove tecnologie di selezione e la libera scelta dei consumatori, le piante autorizzate ottenute mediante dette tecnologie e i prodotti che le contengono devono essere etichettati e i flussi delle merci separati. Infine, a prescindere dalla procedura di autorizzazione, ai fini della messa in commercio le piante devono apportare un valore aggiunto comprovato per l’agricoltura, l’ambiente o i consumatori. Questo requisito non è invece richiesto per le immissioni sperimentali nell’ambiente.

Il Consiglio federale intende trasmettere al Parlamento il disegno di legge nel primo trimestre del 2026. Al contempo, prevede di prorogare la vigente moratoria sull’ingegneria genetica di cinque anni. Le piante ottenute mediante nuove tecnologie di selezione saranno escluse da tale moratoria e, dall’entrata in vigore della nuova legge, potrebbero quindi essere autorizzate.

Oltre a un parere in merito alla regolamentazione proposta, il Consiglio federale intende sapere dai partecipanti alla consultazione se la loro preferenza andrebbe a un’attuazione basata sul progetto di legge della Commissione europea, il che significherebbe un’armonizzazione con l’UE.

Differenze tra le tecniche d’ingegneria genetica convenzionali e le nuove tecnologie di selezione

Con ingegneria genetica si intende qualsiasi intervento tecnico intenzionale allo scopo di modificare direttamente il materiale genetico di un organismo. Nella selezione vegetale si distingue al momento tra ingegneria genetica convenzionale e nuove tecnologie di selezione.

Le due principali tecniche convenzionali di ingegneria genetica nella selezione vegetale sono la classica mutagenesi e la transgenesi. Con la classica mutagenesi si producono mutazioni casuali in una pianta attraverso irradiazione o prodotti chimici. Questo metodo viene utilizzato nella selezione vegetale da quasi un secolo al fine di aumentare la diversità e generare nuove caratteristiche. Nel caso della transgenesi nella pianta viene trasferito un gene proveniente da un altro organismo e che conferisce una nuova caratteristica quale la protezione contro i parassiti.

Le nuove tecnologie di selezione consentono di modificare il materiale genetico in un punto preciso. In tal modo è possibile sopprimere, scambiare o inserire nucleotidi. Queste tecnologie permettono di modificare il materiale genetico in vari modi, anche come se la mutazione avvenisse naturalmente in natura attraverso un incrocio di diverse piante. Grazie alle nuove tecnologie di selezione è possibile modificare determinate caratteristiche delle piante (teoricamente anche la loro resistenza alla siccità), un obiettivo difficilmente raggiungibile con le tecniche convenzionali.

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