• Dom. Apr 6th, 2025

SANITA’ CAMPANIA, SVELATO PROGETTO NUOVO SANTOBONO: STRUTTURA DA 85MILA MQ

Con una superficie di 85mila metri quadrati, il Nuovo Santobono, l’ospedale pediatrico di Napoli, avrà 437 posti letto, di cui 60 di area critica per le degenze di terapia intensiva e semi intensiva e 78 dedicati alla degenza diurna.

Questi i numeri del progetto realizzato dall’architetto catalano Albert De Pineda, che ha disegnato la cittadella ospedaliera che sorgerà nell’area orientale della città, presentata questa mattina nella sala De Sanctis di palazzo Santa Lucia, alla presenza del governatore della Campania Vincenzo De Luca, del direttore generale del Santobono Pausilipon, Rodolfo Conenna, e di Stefano Capolongo, professore ordinario di Hospital Design e Urban Health e direttore del dipartimento Architettura del Politecnico di Milano.

“Non è un classico ospedale – ha spiegato De Pineda -, ma è disegnato a misura di bambino, con il gioco che si unisce a un ambiente ospedaliero di alta tecnologia. La progettazione prevede quattro “P”: Parents, cioè i genitori che accompagnano sempre il bambino; Play, il gioco, come parte della cura; Professionals, per favorire la qualità professionale di chi lavora; Pain-free, uno spazio domestico lontano dall’idea di ospedale. Alle quattro “P” si aggiunge la “S”, che sta per sostenibilità, sociale, fisica, ambientale. Recuperiamo uno spazio urbano, restituendo alla città uno spazio verde, e realizziamo anche una copertura verde panoramica. La forma, diagonale, consente di sfruttare al massimo l’illuminazione naturale. Le camere sono con vista, sul Vesuvio o sul mare. È il progetto di un grande ospedale, ma anche di un organismo vivo, pensato per essere a misura di bambino, per una cura anche dell’anima”.
La struttura sorgerà poco distante dall’Ospedale del Mare. Si prevede, come ha annunciato De Luca, nel corso della conferenza stampa, di “iniziare i lavori in autunno. Questa – ha detto il governatore – sarà l’opera centrale del polo pediatrico più grande e più qualificato d’Italia”.

La forma superiore dell’edificio ricorda la sagoma del Vesuvio e riprende le linee del logo dell’azienda ospedaliera Santobono Pausilipon, progettata anche con la volontà di migliorare l’esposizione delle camere di degenza, permettendo una maggiore tensione verso il panorama esterno, garantendo una maggiore privacy, ma anche luminosità, sia per i pazienti che per gli accompagnatori. Proprio a loro sono rivolti numerosi spazi, come cucine e lavanderie di reparto, postazioni di smart working, aree relax, ma anche aree culturali, espositive, spazi commerciali, food court e sale multiculto. Un asilo e uno spazio di accoglienza per anziani saranno a supporto dei dipendenti e delle loro famiglie. Ludoteche e aree di attesa per i più piccoli, orti urbani e una educational farm. Quello del Nuovo Santobono è però anche un progetto di riqualificazione urbana, con l’obiettivo di trasformare l’ospedale anche in un motore di rivitalizzazione del contesto urbano dell’area est di Napoli, un’area polifunzionale e un’oasi verde, un bosco urbano aperto alla cittadinanza del quartiere.

Il blocco operatorio è invece composto da 14 sale operatorie tra tradizionali e ibride. Centrali, nel progetto, anche le nuove tecnologie e la ricerca, a cui è dedicato un intero edificio. Il Nuovo Santobono sarà anche un ospedale virtuale, con una grande control room per la telemedicina, il teleconsulto e il telemonitoraggio, per portare l’ospedale direttamente a casa dei pazienti, monitorare in tempo reale parametri vitali e seguire pazienti cronici, riducendo le ospedalizzazioni e la necessità di accessi fisici in struttura.

“Questo ospedale – ha spiegato Conenna – non guarda solo al milione di bambini e adolescenti che vivono in Campania, ma guarda al Mediterraneo, al Sud, e si confronterà con i migliori ospedali d’Europa. Saremo sempre più capaci di curare i nostri bambini a casa: attraverso i controlli da remoto che attiveremo nel nuovo ospedale, il Santobono sarà un ospedale virtuale e liquido, che sfrutterò l’intelligenza artificiale e punterà molto sulla ricerca, grazie a un grande edificio dedicato di cinque piani, fortemente integrato con l’assistenza sanitaria”.

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