• Mer. Apr 2nd, 2025

CARCERE. EVENTI TRAUMATICI PER DETENUTI: AD AVELLINO ARRIVANO LINEE GUIDA 

Mar 30, 2025

Linee guida operative per il personale medico penitenziario e di polizia penitenziaria in caso di eventi traumatici verificatisi in carcere.

È quanto prevede il protocollo d’intesa, che riguarda i detenuti ristretti nei istituti penitenziari ricadenti nel territorio di competenza dell’Asl di Avellino, firmato negli uffici della procura generale di Napoli dal procuratore generale della Corte d’appello di Napoli, Aldo Policastro, dai procuratori di Avellino, Domenico Airoma, e Benevento, Gianfranco Scarfò, dalla provveditrice regionale dell’amministrazione penitenziaria della Campania Lucia Castellano e dal direttore generale dell’azienda sanitaria locale di Avellino Mario Nicola Vittorio Ferrante.

Obiettivo del protocollo, spiega una nota, è fornire linee guida per “gestire gli eventi lesivi o traumatici verificatisi in carcere in maniera coordinata, con la massima tempestività ed efficienza, sia per quanto attiene alla presa in carico sanitaria e alla cura della salute dei detenuti, sia per quanto attiene al profilo investigativo, al fine di permettere al Pubblico ministero di assumere la direzione delle indagini sin nell’immediatezza dell’accaduto”.
In particolare, con il protocollo siglato oggi si sono individuate le procedure che occorre siano seguite in ogni caso in cui sia riscontrato che il detenuto abbia subito aggressioni o altre forme di sopraffazione, condotte che, evidenzia la procura generale di Napoli, “evidentemente allontanano la sanzione penale dalle finalità costituzionali per le quali viene irrogata e che, anzi, perpetuano un circuito di illegalità, alimentando una spirale negativa suscettibile di ingenerare nel detenuto forme di destabilizzazione e di disagio psicologico ulteriore rispetto allo status proprio della condizione in cui si trova, che, in non rari casi, possono spingersi fino a estreme conseguenze e a condotte auto o etero lesionistiche”.

Un raccordo efficace tra l’intervento sanitario e quello della polizia penitenziaria, e, tramite quest’ultima, degli uffici delle procure competenti, “consentirà auspicabilmente anche di superare il clima di rassegnata accettazione e di acquiescenza alla violenza negli ambienti carcerari che porta le stesse vittime a non denunciare gli eventi lesivi ovvero a riferirli a inverosimili cause accidentali”.

Il protocollo è anche frutto del “positivo impatto” riscontrato all’esito dell’adozione di un’analoga intesa raggiunta tra la procura di Napoli, l’Asl Napoli 1 e il provveditorato regionale dell’amministrazione penitenziaria, e di cui la procura generale, “apprezzatone il contenuto” ha ritenuto di proporre l’estensione agli istituti penitenziari della provincia di Avellino.
La procura generale intende intraprendere un percorso analogo con le rispettive Asl e con i procuratori di Santa Maria Capua Vetere, Napoli Nord e Benevento per gli istituti penitenziari delle province di Benevento e Caserta.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *