
Il 27 marzo 2025, a Strasburgo, il consigliere federale Albert Rösti firmerà a nome della Svizzera la Convenzione del Consiglio d’Europa sull’intelligenza artificiale (IA) e i diritti umani, la democrazia e lo Stato di diritto. Firmando la Convenzione, la Svizzera riafferma il suo impegno per un utilizzo responsabile delle tecnologie di IA conforme ai diritti fondamentali.
La Convenzione sull’IA del Consiglio d’Europa stabilisce standard vincolanti per la trasparenza e la non discriminazione nel settore dell’intelligenza artificiale. Il 12 febbraio 2025 il Consiglio federale aveva già deciso di ratificare la Convenzione e di apportare le necessarie modifiche al diritto svizzero.
La firma della Convenzione a Strasburgo rappresenta per la Svizzera un segnale a favore della cooperazione internazionale nel settore della regolamentazione dell’IA. La Convenzione, adottata nel 2024 con il ruolo determinante della Svizzera, crea chiare condizioni quadro legali che promuovono le capacità di innovazione, garantendo al contempo la tutela dei diritti fondamentali, della democrazia e dello Stato di diritto.
Prossime tappe
Dopo la firma, la Svizzera preparerà i necessari adeguamenti legislativi. Il Dipartimento federale di giustizia e polizia (DFGP), in collaborazione con il Dipartimento federale dell’ambiente, dei trasporti, dell’energia e delle comunicazioni (DATEC) e il Dipartimento federale degli affari esteri (DFAE), elaborerà un progetto da porre in consultazione entro la fine del 2026. Il DATEC è stato inoltre incaricato di presentare un piano per misure di natura non giuridicamente vincolante volte a attuare la Convenzione entro la fine del 2026.