
Locandine e volantini con un Qr Code che rimanda alla home page del sito della Uil del Veneto dove ci sono le istruzioni e la mail di riferimento “per chiedere aiuto” in caso di bullismo.
Funziona così il progetto “Game over al bullismo” della Uil nella sala Luciani del Centro Giovanni XXIII di Belluno, si è svolta la conferenza stampa di Uil Veneto per la presentazione del progetto. A spiegarlo il segretario della Uil del Veneto Roberto Toigo e i referenti del progetto, a partire dal luogotenente Alberto Cominelli, già comandante del Nucleo operativo e radio mobile della Compagnia Carabinieri di Feltre.
“Nel sondaggio condotto dalla Uil del Veneto alla fine del 2024- ha detto Toigo- è emersa in tutte le province una preoccupazione sui temi della sicurezza e del bullismo”. A Belluno è il tema principale per il 10,8% delle persone. A Padova, invece, per il 17,1%, mentre a Rovigo è il tema principale per il 12,7%. A Treviso per il 16,3% ed è il tema principale per il 35,7% degli under 18. A Venezia è il problema principale per l’11,9% delle persone. A Verona per il 18,4% ed è il tema principale per il 30,8% dei minorenni. Infine, a Vicenza, è il problema principale per il 19,5% delle persone.
“È un fenomeno- ha aggiunto- che, se una volta si sentiva ma era circoscritto a pochi casi, oggi sta dilagando mettendo in crisi i nostri ragazzi. Frequentemente i giovani non hanno il coraggio di parlare di bullismo in famiglia, a scuola o con le forze dell’ordine. Non denunciano e, quando lo fanno, spesso è tardi. Come Uil Veneto abbiamo preso a cuore questo tema”. E’ nato così uno “sportello virtuale, un punto di ascolto sicuro e accogliente”. Vi si accede via mail all’indirizzo siamoconte@uilveneto.it.
“Se i ragazzi stanno combattendo contro il bullismo e il cyberbullismo, devono sapere che non sono da soli. C’è sempre qualcuno (anche se non sempre lo si vede) pronto ad ascoltarli, a dare una mano e a trovare una via d’uscita”, spiega Toigo. La Uil offre dunque uno spazio di supporto e consulenza senza giudizio, dove i giovani troveranno personale esperto pronto ad ascoltarli “in totale sicurezza”. Il servizio è gratuito. “Deve essere chiaro che il servizio offerto da Uil Veneto non intende in nessun modo sostituirsi alle strutture preposte per legge, alla rete dei servizi sociali.
Il referente funge da intermediario, da facilitatore, tra la vittima di bullismo e le istituzioni preposte: scuola, famiglia, servizi sociali, eccetera”, aggiunge Toigo. In accordo con le scuole, sono previsti anche incontri periodici con gli studenti per ascoltare le loro esigenze e promuovere attività di sensibilizzazione. Si comincia dalle province di Belluno e Treviso, fino alla fine dell’anno scolastico. A partire da settembre il servizio verrà esteso gradualmente a tutta la regione. Sarà organizzata una campagna social sui canali di Uil Veneto, accompagnata dagli hashtag #siamoconte e #gameoveralbullismo. Inoltre verrà effettuato volantinaggio nei luoghi frequentati dai giovani.