• Mer. Mar 12th, 2025

SCREENING GRATUITO FEGATO IN LIGURIA: TESTATI 530 PAZIENTI

Si è chiusa con 530 pazienti controllati la campagna itinerante della Asl 3 Genovese per verificare lo stato di salute del fegato della popolazione. Venti le tappe toccate dall’ambulatorio mobile, con molte località dell’entroterra.

Iniziata lo scorso 6 settembre, la campagna per sensibilizzare la popolazione sulla prevenzione della steatosi epatica, il cosiddetto “fegato grasso”, si è conclusa stamattina con gli ultimi screening in Piazza De Ferrari. I pazienti che hanno aderito ai controlli, gratuiti e con accesso diretto, sono stati per il 49% donne e 51% uomini. Per quanto riguarda la popolazione maschile, l’età media dei soggetti visitati è stata di 67 anni e nel 35,5% dei casi è stata riscontrata una steatosi avanzata, nel 12% una steatosi di grado moderato, e nell’11% lieve. L’1,6%, invece, è affetto da fibrosi grave. Relativamente alla popolazione femminile, l’età media è stata di 64 anni e nel 23% dei casi è stata riscontrata una steatosi di livello severo, nel 10% di livello moderato e nel 13% di livello lieve. Fibrosi di grado moderato-severo soltanto in un caso.

“La nostra Regione continua a puntare sempre di più sulla prevenzione e sulla diagnosi precoce, che in molti casi salva la vita e aiuta anche l’intero sistema sanitario- commenta l’assessore regionale alla Sanità, Massimo Nicolò- per contrastare il cosiddetto fegato grasso è importante evidenziare la necessità di uno sforzo anche culturale sui corretti stili di vita, per prevenire quei comportamenti che possano favorire lo sviluppo di malattie correlate”.

L’assessore aggiunge che “il contrasto e la cura della steatosi epatica richiede un forte impegno collettivo, di carattere sanitario e culturale, visto che le malattie del fegato rappresentano la quinta causa di morte a livello mondiale”.  Il direttore di Asl 3, Luigi Carlo Bottaro, ricorda che la campagna di screening “rientra tra gli obiettivi del Pnrr e ha riscosso un importante gradimento da parte dei cittadini”. L’obiettivo, sottolinea, “era prendere in carico eventuali situazioni silenti di patologie, evitandone la progressione verso lo stato conclamato di malattia e indirizzando i cittadini verso il percorso più adatto. Contestualmente alla presenza dell’ambulatorio nelle piazze, i nostri operatori hanno effettuato un’opera indiretta di sensibilizzazione sul tema”. 

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