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L’Istituto Superiore di Sanità (Iss) compie oggi un significativo passo avanti nella ricerca biomedica. Grazie al fondamentale contributo della Fondazione Roma, l’Iss ha acquisito una nuova piattaforma di microscopia confocale ad altissima risoluzione.
Il nuovo strumento consentirà di studiare in dettaglio le cellule, analizzando processi cruciali come la risposta dei tumori ai trattamenti e il ruolo dello stress ossidativo nelle malattie neurodegenerative. La piattaforma è stata inaugurata oggi con una cerimonia presso la sede dell’Iss, alla presenza del Presidente Rocco Bellantone e del Direttore Generale dell’Istituto Andrea Piccoli, e del Presidente della Fondazione Roma Franco Parasassi. La Fondazione Roma ha concorso all’acquisto della nuova apparecchiatura con un contributo di 260mila euro, permettendo, così all’Iss di dotarsi di una tecnologia d’avanguardia, una delle poche presenti in Italia e l’unica nel Centro-Sud.
Grazie alla sua capacità di acquisire immagini tridimensionali e di analizzare automaticamente migliaia di cellule ad alta risoluzione in tempi ridotti, questa piattaforma consentirà di studiare meccanismi patogenetici e di condurre screening di molecole in grado di influenzare la risposta allo stress replicativo e ad altri processi cellulari. L’utilizzo del microscopio sarà aperto a tutti i dipartimenti dell’Iss e a collaborazioni con altri enti di ricerca a livello nazionale. I primi progetti di ricerca, coordinati dal dott. Pietro Pichierri, dirigente di ricerca dell’Iss e capofila dell’iniziativa, mirano a studiare in dettaglio la risposta delle cellule tumorali ai trattamenti che interferiscono con la replicazione del DNA.
L’obiettivo è identificare nuovi bersagli terapeutici per tumori della mammella, dell’ovaio, della prostata e del colon, nonché analizzare i meccanismi di resistenza ai trattamenti oncologici e sviluppare strategie per superarli. Inoltre, il nuovo strumento sarà impiegato per approfondire lo studio di malattie neurodegenerative come l’Alzheimer e il Parkinson, investigando il ruolo dello stress replicativo nei neuroni. Il Presidente dell’Iss Rocco Bellantone ha dichiarato: “L’acquisizione di questa piattaforma, che sarebbe stata impossibile senza l’importante sostegno della Fondazione Roma, rappresenta un passo avanti per la ricerca biomedica in Italia. La possibilità di analizzare rapidamente e con elevata precisione grandi quantità di dati consentirà di accelerare la scoperta di nuove cure. Nel medio termine, il progetto contribuirà a migliorare la personalizzazione delle terapie, riducendo gli effetti collaterali e aumentando l’efficacia dei trattamenti. Nel lungo periodo, l’identificazione di nuovi bersagli terapeutici potrebbe portare allo sviluppo di farmaci innovativi con un impatto significativo sulla salute pubblica”.
Grande soddisfazione è stata espressa anche dalla Fondazione Roma, che con questa donazione conferma il proprio impegno nel supporto alla ricerca scientifica e alla salute pubblica. “Investire nella ricerca significa gettare le basi per un futuro in cui la scienza possa offrire soluzioni concrete a problemi complessi- ha dichiarato Franco Parasassi, Presidente della Fondazione Roma- Siamo fieri di contribuire all’acquisizione di questa tecnologia d’avanguardia, che metterà a disposizione della comunità scientifica uno strumento in grado di fare la differenza nello studio delle patologie più gravi e nella ricerca di terapie sempre più efficaci, anche contro l’Alzheimer ed il Parkinson, fronti sui quali siamo fortemente impegnati da molti anni. Il nostro impegno è rivolto a promuovere l’innovazione e a sostenere la ricerca, affinché possano tradursi rapidamente in benefici tangibili per i pazienti e per l’intera società”.