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La menopausa rappresenta una fase molto delicata nella vita della donna, in quanto segnata da una maggiore vulnerabilità fisica e psicoemotiva. Per lungo tempo questa condizione naturale, che si presenta attorno ai 50 anni, è stata considerata un tabù, un aspetto sul quale per vergogna e imbarazzo bisognava mantenere il riserbo.
Ancora oggi, per la maggior parte delle donne la menopausa è uno shock, vissuto passivamente e sopportato in silenzio, nonostante la sintomatologia a volte severa che l’accompagna e che peggiora in modo significativo la qualità della vita, oltre a costituire un serio fattore di rischio per la salute negli anni.
Oggi è possibile vivere meglio questa fase della vita femminile, ma è necessario colmare il bisogno di conoscenza tra le donne e la popolazione sulle possibili soluzioni e sensibilizzare i medici affinché non sottovalutino i sintomi e forniscano supporto alle donne. Tre sono le chiavi per scardinare l’attuale vissuto negativo delle donne in menopausa: sensibilizzazione sui sintomi, proattività, alleanza e dialogo con il ginecologo.
Questi gli obiettivi di Astellas Pharma, che, con il patrocinio di Fondazione Onda ETS, SIGITE – Società Italiana Ginecologia Terza Età e SIM – Società Italiana Menopausa, promuove “Vampate in menopausa”: campagna di informazione e sensibilizzazione sull’impatto dei sintomi vasomotori durante la menopausa, per informare le donne e la popolazione su come vivere una menopausa positiva e contrastare o ridurre le vampate di calore e gli altri disturbi associati.
Per tutta la settimana, fino a domenica 23 febbraio, i cittadini e le cittadine milanesi possono recarsi presso l’edicola di Corso Garibaldi 83, che per una settimana si veste con i colori e le immagini della campagna, diventando punto di riferimento per quanti sono interessati a ricevere materiali informativi sul tema. Inoltre, martedì 18, sabato 22 e domenica 23 febbraio gli uomini che si recheranno presso l’edicola potranno provare MenoVestTM, il primo e unico “simulatore di menopausa” per sperimentare la sensazione provata da una donna con le vampate di calore.
L’informazione sulla menopausa c’è (il 56% delle donne ritiene di essere sufficientemente informata su questo tema), ma rimane superficiale e veicolata dall’esperienza di amiche, familiari (74%), siti internet (62%) e dialogo con il ginecologo (65%) o con il medico di famiglia (39%). Tuttavia, le donne desidererebbero un appoggio e un coinvolgimento maggiori da parte dei medici e del farmacista. In ogni caso, la maggior parte delle donne vive la menopausa come portatrice di grandi cambiamenti, in primo luogo fisici: una donna su due accusa vampate di calore e sudorazioni notturne che nel 54% dei casi sono di grado moderato-severo e si accompagnano ad altri sintomi, tra cui disturbi del sonno, aumento di peso, stanchezza.
Nonostante l’impatto negativo che le vampate di calore e le sudorazioni eccessive, i cosiddetti “sintomi vasomotori” (VMS), hanno sulla qualità di vita, una donna su due non cerca soluzioni né assume alcuna terapia per prevenire o far fronte a questa sintomatologia (solo il 55% delle donne con sintomi severi ricorre a qualche soluzione e solo il 40% tra quelle con sintomi moderati) che può perdurare per anni pregiudicando la salute generale della donna.
È lo scenario che emerge dalla recente indagine “La menopausa nella vita delle donne” promossa da Fondazione Onda – Osservatorio Nazionale sulla salute della Donna e Genere a cura di Elma Research, per indagare il vissuto e la percezione che le donne associano alla menopausa, capire le aspettative e i timori generati da questa condizione e individuare l’impatto dei sintomi, in particolare vampate di calore e sudorazioni eccessive, sulla qualità della vita.
“Il vissuto che emerge dall’indagine è un senso di solitudine che viene percepito dalla donna insieme a una scarsa propensione ad assumere terapie per fronteggiare la sintomatologia – dichiara Francesca Merzagora, Presidente Fondazione Onda – credo sia veramente importante incrementare la sensibilizzazione sui sintomi e sulle implicazioni della menopausa, che spesso sono dati per scontati dai medici e sui quali la donna è reticente a parlare e chiedere. Bisogna stimolare il dialogo tra medico e donna affinché quest’ultima si senta meno sola. Bisogna lavorare in rete e sensibilizzate le figure mediche, in particolare ginecologo e medico di medicina generale, perché indaghino in modo approfondito la sintomatologia durante una visita e l’impatto che questi disturbi hanno sulla vita della donna per supportarla maggiormente e colmare il bisogno di conoscenza sulle possibili soluzioni da attuare. Oggi una donna di 50 anni ha davanti a sé un’aspettativa di vita di almeno trent’anni e deve imparare a convivere al meglio con questa condizione, che è un passaggio naturale, ma per alcune è molto impattante”.
Vampate di calore e sudorazioni eccessive e spesso notturne, o sintomi vasomotori, dovrebbero essere vissute dalle donne in maniera meno fatalista, tanto più che è possibile gestirle e oggi è conosciuta scientificamente la causa scatenante.
“La mancanza degli ormoni che si verifica con la menopausa comporta conseguenze di ordine fisico e si accompagna alla comparsa di sintomi da privazione, di cui i più frequenti sono le vampate di calore sperimentate dalla maggior parte delle donne – spiega Raffaela Di Pace, Dottore di ricerca in fisiopatologia della menopausa, Humanitas Pio X Milano – oggi sappiamo che questa sintomatologia ha una spiegazione: nel cervello sono presenti specifici recettori, localizzati nel centro della termoregolazione situato nell’ipotalamo, che sono sensibili all’azione degli estrogeni. Quando questi ormoni mancano, la temperatura non è più regolata come dovrebbe e questo genera la sensazione di improvviso e intenso calore associato a rossore cutaneo e sudorazione profusa, i cosiddetti sintomi vasomotori, percepiti dalla donna nella parte alta del corpo. I nuovi dati di letteratura evidenziano che i sintomi vasomotori, oltre alla sgradevole sensazione sperimentata dalla donna, rappresentano anche un fattore di rischio cardiovascolare dovuto all’innalzamento della pressione arteriosa e della frequenza cardiaca, aumentando il rischio di sviluppare ipertensione, ictus o infarto. Le vampate di calore associate a sudorazioni notturne sono da considerarsi un vero e proprio campanello d’allarme per la salute della donna”.
Astellas mette il paziente al centro di tutto il suo lavoro: dal laboratorio all’ospedale, dall’ospedale al paziente e si concentra sulle scoperte scientifiche più promettenti, coinvolgendo i diversi talenti e, in collaborazione con i migliori partner, per sviluppare soluzioni che possano migliorare la salute delle persone. Astellas è concentrata in particolare sui meccanismi biologici di molte aree, tra cui la salute della donna.
“La menopausa è una fase significativa nella vita di una donna, che non deve essere vissuta passivamente: ogni donna può essere protagonista del proprio benessere attraverso la conoscenza e il dialogo aperto. È importante riconoscere che esiste ancora uno stigma correlato alla menopausa, che rimane avvolta dal silenzio, in tutto il mondo – dichiara Fulvio Berardo, Amministratore Delegato Astellas Pharma Italia – per questo sentiamo la responsabilità di collaborare attivamente con la comunità scientifica, le Istituzioni, in particolare il recente Intergruppo Parlamentare Menopausa, le Associazioni, come Fondazione Onda, impegnate nella salute della donna e, soprattutto, di ascoltare la voce delle donne che stanno vivendo questa esperienza. Insieme possiamo migliorare la comprensione della menopausa, eliminare lo stigma, contribuire a superare le barriere che impediscono alle donne di accedere alle cure di cui hanno bisogno e promuovere politiche e misure che garantiscano un supporto adeguato alle donne in questa fase della vita”.
La campagna “Vampate di calore in menopausa” promuove una serie di attività concentrate sui canali social e digital e attraverso il sito web di riferimento www.vampateinmenopausa.it, dove sono disponibili tutte le informazioni e i materiali.