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Uno studio ha rilevato che il 65,8% degli adulti intervistati ha scarsa fiducia nel fatto che il proprio sistema sanitario utilizzi l’intelligenza artificiale in modo responsabile, mentre il 57,7% ha scarsa fiducia nel fatto che uno strumento di intelligenza artificiale non possa danneggiarli.
La lettera di ricerca è stata pubblicata su JAMA Network Open . Gli adulti che avevano livelli più elevati di fiducia complessiva nei loro sistemi sanitari erano più propensi a credere che i loro operatori li avrebbero protetti dai danni correlati all’intelligenza artificiale.
La lettera, scritta da Jodyn Platt, del Dipartimento di Scienze della Salute dell’Apprendimento presso la Facoltà di Medicina dell’Università del Michigan e da Paige Nong, della Facoltà di Sanità Pubblica dell’Università del Minnesota, è il risultato di un sondaggio condotto su un campione rappresentativo a livello nazionale di adulti del National Opinion Research Center’s AmeriSpeak Panel da giugno a luglio 2023.
Ulteriori approfondimenti includono il fatto che le donne intervistate erano meno propense degli uomini a fidarsi che i loro sistemi sanitari utilizzassero l’intelligenza artificiale in modo responsabile. La competenza in materia di salute o la conoscenza dell’intelligenza artificiale non sono state associate alla fiducia nell’intelligenza artificiale, il che suggerisce che per creare fiducia sarà necessario un impegno significativo.
Gli autori sottolineano che la ricerca futura dovrebbe considerare la fiducia nel tempo e con una maggiore familiarità con l’intelligenza artificiale. Inoltre, i sistemi sanitari che adottano l’intelligenza artificiale dovrebbero aumentare o migliorare la comunicazione sugli strumenti utilizzati nell’assistenza ai pazienti.
JAMA Network Open: “”Patients’ Trust in Health Systems to Use Artificial Intelligence”. DOI: 10.1001/jamanetworkopen.2024.60628
Antonio Caperna