• Ven. Feb 21st, 2025

In una sorprendente scoperta, gli scienziati hanno visto che il cuore possiede recettori del “gusto dolce”, simili a quelli sulla nostra lingua, e che stimolare questi recettori con sostanze dolci può modulare il battito cardiaco.

Questa ricerca apre nuove strade per comprendere la funzione cardiaca e potenzialmente per sviluppare nuovi trattamenti per l’insufficienza cardiaca. Mentre i recettori del gusto sono tradizionalmente associati alla lingua e alla nostra capacità di percepire i sapori, studi recenti hanno dimostrato che questi recettori esistono in altre parti del corpo, dove probabilmente svolgono ruoli diversi. Questo nuovo studio è il primo a identificare specifici recettori del “gusto dolce”, noti come TAS1R2 e TAS1R3, sulla superficie delle cellule del muscolo cardiaco. Il lavoro viene presentato al 69° incontro annuale della Biophysical Society, a Los Angeles fino al 19 febbraio 2025 . 

La nuova ricerca ha scoperto che questi recettori non sono solo presenti sul muscolo cardiaco, ma anche funzionali. Quando i ricercatori hanno stimolato questi recettori nelle cellule cardiache umane e dei topi usando l’aspartame, un comune dolcificante artificiale, hanno osservato un aumento significativo della forza di contrazione del muscolo cardiaco e un’accelerazione della gestione del calcio, processi chiave per un battito cardiaco sano.

“Dopo aver mangiato, è stato dimostrato che la frequenza cardiaca e la pressione sanguigna aumentano effettivamente- afferma Micah Yoder, del laboratorio di Jonathan Kirk alla Loyola University di Chicago.-In precedenza, si pensava che questo fosse un asse neurale che veniva segnalato. Ma stiamo proponendo una conseguenza più diretta, in cui abbiamo un picco nel nostro zucchero nel sangue dopo aver mangiato un pasto, e questo si lega a questi recettori del gusto dolce sulle cellule del muscolo cardiaco, causando una differenza nel battito cardiaco”.

Curiosamente, i ricercatori hanno anche scoperto che questi recettori sono più abbondanti nei cuori dei pazienti con insufficienza cardiaca, il che suggerisce un possibile collegamento con la malattia. Ulteriori indagini hanno rivelato che la stimolazione dei recettori innesca una cascata di eventi molecolari all’interno delle cellule cardiache, che coinvolgono proteine ​​chiave che controllano il flusso di calcio e la contrazione muscolare.

“Durante l’insufficienza cardiaca, il cuore cambia il suo panorama energetico e dà priorità all’assorbimento e all’utilizzo del glucosio. Quindi, è possibile che durante questo cambiamento energetico, il cuore potrebbe dover modificare le sue capacità di rilevamento dei nutrienti per adattarsi a questo cambiamento”, aggiunge Yoder.

Inoltre, la loro ricerca potrebbe spiegare perché un elevato consumo di bevande dolcificate artificialmente è collegato all’aritmogenesi, ovvero a un battito cardiaco irregolare. Yoder ha osservato che non solo questi recettori del gusto dolce sono particolarmente stimolati da dolcificanti artificiali come l’aspartame ma ha anche scoperto che la sovrastimolazione di questi recettori del gusto dolce porta a un aumento del comportamento di tipo aritmico nelle cellule cardiache.

Sono però necessarie ulteriori ricerche per comprendere appieno gli effetti a lungo termine della stimolazione di questi recettori nel cuore e per capire come questi recettori potrebbero essere indirizzati per rafforzare il cuore in caso di insufficienza cardiaca.

Antonio Caperna

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