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“Nel 2022 (ultimo dato disponibile) ci sono stati 16.466 decessi per malattie del fegato. Oltre il 70% di questi sono causati da tumori epatici (il 23% è dovuto ad epatocarcinoma e il 26% ad altri tumori) e da cirrosi epatica (nel 24% dei casi).
Dal 2009 si osserva una importante diminuzione del numero di decessi: la variazione percentuale tra il 2009 e il 2022 è del -26% (si osservano oltre 22mila decessi all’anno tra il 2005 e il 2009). La proporzione dei decessi per cirrosi è diminuita nel tempo”. Lo ha fatto sapere il dottor Francesco Grippo, della direzione centrale per le statistiche sociali e welfare dell’ISTAT, nel corso del suo intervento oggi a Roma in occasione della conferenza stampa di presentazione del Libro Bianco dell’AISF sulle malattie epatiche. L’evento si è svolto al ministero della Salute.
“La diminuzione di mortalità si riscontra per tutte le principali cause- ha proseguito il dottor Grippo- la diminuzione più importante si è avuta per la cirrosi epatica (-59%) e per l’epatite virale (-56%). Per quest’ultima, si riscontra una importante diminuzione a partire dal 2013”. Quanto all’epatopatia-alcolica, questa è stata responsabile di “1,4 decessi per 100mila abitanti nel 2022- ha evidenziato l’esperto- Si è avuta una diminuzione dei livelli di mortalità per questa causa tra il 2009 (1,9 decessi per 100mila abitanti) e il 2013, ma successivamente i valori del tasso sono rimasti quasi costanti”. La mortalità per epatopatie, infine, non è aumentata “in modo evidente” in corrispondenza della pandemia da Covid-19 (tra il 2020 e il 2021).