“La Comunità di Sant’Egidio ha riunito oggi alla Camera dei Deputati i rappresentanti di 20 Paesi africani, ministri della Salute o direttori generali di ministeri della Salute per fermarsi a discutere sull’evoluzione dell’Hiv-Aids in Africa”.
Lo ha spiegato all’agenzia Dire il presidente della Comunità di Sant’Egidio, Marco Impagliazzo, a margine del Convegno ‘Sconfiggere l’Hiv in Africa: un obiettivo possibile’, promosso alla Camera dal programma Dream della Comunità di Sant’Egidio in collaborazione con il ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale.
Marco Impagliazzo ha sottolineato che si tratta di “una situazione che negli anni è migliorata radicalmente ma ancora oggi ci sono quasi 40 milioni di malati di Aids nel mondo. I successi di questa storia rispetto al passato non devono farci dimenticare che, comunque, questa malattia sta progredendo e progredisce”.
“Volevamo dunque riaccendere l’attenzione internazionale su questo, perché ci sono tante cose nuove da fare. Innanzitutto lavorare sulle resistenze che i pazienti stanno sviluppando nei confronti dei farmaci, provare a passare alle cure personalizzate in Africa, così come si fa in Europa, e investire nuove risorse anche per le malattie non trasmissibili che sono collegate all’Hiv-Aids”.
“Dunque- ha concluso il presidente della Comunità di Sant’Egidio- un discorso olistico, che riguarda milioni e milioni di africani, molti dei quali sono in cura, per fortuna più dell’80%, ma che deve comunque continuare ad allargarsi per avere nuovi successi come è stato in passato”.