• Mer. Feb 5th, 2025

Sono 255 i bambini e i ragazzi ai quali ogni anno nel Lazio viene diagnosticato un tumore, l’incidenza maggiore si verifica sul territorio romano dove risiede oltre la metà della popolazione infantile regionale.

Da oggi Peter Pan Odv estende il suo supporto anche a loro. La storica organizzazione di volontariato romana, nata 30 anni fa per aiutare le famiglie provenienti da fuori città con figli in cura negli ospedali romani, ha infatti lanciato il progetto F.A.R.O. (Fuori dall’ospedale: Aiuto, Risorse e Orientamento) con cui allarga parte dei propri servizi alle famiglie con bambini e adolescenti malati di cancro che non sono ospiti delle sue case di accoglienza ma che si trovano sul territorio romano e laziale.

Alle famiglie che vivono a Roma e nel Lazio e che hanno bambini e adolescenti con una diagnosi di tumore sarà offerto: un presidio territoriale dedicato e il numero verde 800600604 (già attivo) della ‘Linea Faro’ ai quali rivolgersi per avere informazioni specifiche e attivare i servizi; supporto psicologico sia per i bambini e per gli adolescenti che per l’intera famiglia; uno sportello socio-giuridico per aiutare le famiglie nella scelta dei servizi e con le pratiche burocratiche e legali; un servizio di navette da e per i luoghi di cura.
Obiettivo del progetto F.A.R.O. è quello di creare una rete di assistenza integrata e strutturata sul territorio di Roma e del Lazio, frutto della cooperazione tra ospedali e Asl, enti del terzo settore e figure professionali sociosanitarie. Sarà, infatti, creato un sito dedicato per far conoscere le opportunità assistenziali esistenti sul territorio e organizzata una formazione specifica per i pediatri di libera scelta e i medici di medicina generale, così che ogni famiglia possa essere indirizzata verso i servizi di cui ha bisogno.

L’iniziativa mira a facilitare l’accesso ai servizi e a creare una rete di assistenza integrata attraverso quattro obiettivi principali: presa in carico globale delle famiglie, diffusione di informazioni accessibili sui percorsi di cura, potenziamento dei servizi territoriali tramite il volontariato e sviluppo di modelli assistenziali replicabili. Il progetto è finanziato dal ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali nell’ambito delle attività di assistenza psicologica, psicosociologica e sanitaria per i bambini con malattia oncologica e delle loro famiglie previste dall’Avviso n.1/2024.

L’iniziativa, realizzata in collaborazione con Fondazione Soleterre e Aimac, è stata presentata questa mattina nel centro Europa Experience – David Sassoli, con gli interventi di Massimiliano Maselli, assessore all’inclusione sociale e servizi alla persona della Regione Lazio; Francesco De Lorenzo, presidente Federazione italiana delle Associazioni di Volontariato in Oncologia; Roberto Mainiero, presidente Peter Pan Odv; Ferdinando Ricci, direttore generale Peter Pan Odv; Damiano Rizzi, presidente Soleterre; Laura Del Campo, direttrice generale Aimac.

“Fin dalla nascita della nostra organizzazione, ci siamo interrogati su come poter dare supporto anche alle famiglie della nostra città- ha spiegato il presidente di Peter Pan Odv Roberto Mainiero- alle famiglie che vengono da fuori e che accogliamo forniamo un alloggio gratuito, ma anche tanti altri servizi che aiutano e rendono meno gravoso il periodo della malattia e delle cure. Le famiglie che si trovano a Roma non hanno necessità di un alloggio, possono far curare i propri figli restando a casa propria, ma hanno comunque bisogno di avere vicino qualcuno che li accompagni durante la malattia. Siamo quindi molto felici di poter dare il via a questo progetto che ci permetterà di occuparci anche delle famiglie di Roma”.

“Nei suoi 30 anni di attività Peter Pan Odv ha accolto oltre mille famiglie provenienti da tutta Italia e anche dall’estero, grazie al lavoro di 1.300 volontari- ha spiegato Ferdinando Ricci, direttore generale Peter Pan Odv- Oggi a Roma abbiamo due case accoglienza, a Trastevere, e due appartamenti in comodato d’uso gratuito, strutture che ci consentono di ospitare contemporaneamente fino a 33 nuclei familiari”.
Il progetto F.A.R.O. presentato questa mattina nasce con l’obiettivo di garantire continuità assistenziale tra ospedale e territorio per le famiglie che affrontano tumori pediatrici. Si parte dal Lazio ma l’intento è quello di allargarsi alle altre regioni, sia estendendo, grazie agli strumenti digitali, parte delle attività, come il supporto psicologico o giuridico, alle famiglie che vivono fuori regione, sia creando un modello d’eccellenza che possa essere esportato e replicato su altri territori.

“Per tutti i malati di cancro la cosa importante è la presa in carico complessiva e avere le indicazioni per il percorso che si deve compiere. In questo contesto sono importantissime le reti, rappresentano un’organizzazione prioritaria e indispensabile”, ha sottolineato Francesco De Lorenzo, presidente di F.A.V.O. (Federazione italiana delle Associazioni di volontariato in oncologia).
L’assessore all’inclusione sociale e servizi alla persona della Regione Lazio, Massimiliano Maselli, ha infine annunciato che nei prossimi giorni verrà portata in giunta una delibera per definire la nuova rete oncologica pediatrica della regione.

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