Il clima in Svizzera lo scorso anno è stato leggermente più mite rispetto alla norma o media trentennale (+0.6°C), soprattutto grazie alle ondate di calore verificatesi durante i mesi di luglio ed agosto, più piovoso nel Sottoceneri (+397 L/m2 a Stabio) ma meno nel Sopraceneri (-101 L/m2), nel complesso meno soleggiato nel Sopraceneri e nel Luganese, dove sono state registrate 100-150 ore di sole in meno rispetto alla norma.
Solamente il Mendrisiotto ha registrato un valore positivo di 50 ore (fonte dati: MeteoSvizzera). La primavera ha prodotto un deficit di soleggiamento importante ed è stata molto piovosa, con temperature più basse del consueto e piogge abbondanti al di sopra della norma in tutto il Cantone. Un intervallo di due settimane dall’inizio di aprile ha portato temperature estive che hanno permesso alla vegetazione di crescere abbondantemente. Durante le notti dal 23 al 25 aprile la temperatura minima al suolo è scesa sotto lo zero causando alcuni danni ai germogli nei vigneti più soggetti e in alcuni casi si sono verificate perdite di raccolto.
L’estate è stata più calda del normale, con un’ondata di calore molto lunga tra luglio ed agosto. Le precipitazioni sono state nella norma ma con variazioni locali, più elevate nel Mendrisiotto ed inferiori nel resto del Cantone. Il mese di agosto è stato generalmente molto più secco del consueto, soprattutto nel Sottoceneri. Il soleggiamento è stato più elevato nei mesi di luglio ed agosto, deficitario in giugno e settembre.
Nel complesso il periodo aprile-settembre (periodo vegetativo della vite) è stato caratterizzato da precipitazioni variabili e sia in primavera che in estate si sono verificati diversi eventi che hanno apportato localmente cospicue precipitazioni e frequenti grandinate. Il mese di settembre è poi stato particolarmente nuvoloso e in alcune zone, come il Luganese, ancora molto piovoso. Il germogliamento e la fioritura sono apparsi in linea con le medie fenologiche regionali mentre l’invaiatura dell’uva è stata registrata con due settimane di ritardo.
A causa delle condizioni meteorologiche durante la fioritura, caratterizzate da piogge e abbassamenti di temperatura, i tassi di allegagione sono risultati più bassi del consueto. La maturazione delle uve ha avuto un andamento altalenante causato dapprima da piogge consistenti (dal 2 al 9 settembre), seguite da un periodo soleggiato e molto ventoso. La vendemmia della maggior parte delle uve è avvenuta durante l’ultima settimana di settembre.
Aspetti fitosanitari
Le piogge della fine del mese di aprile hanno fatto da preludio a un maggio ricco di precipitazioni che hanno determinato ripetute infezioni di peronospora e di black rot. A metà del mese di maggio sono state osservate le prime macchie d’olio di peronospora su foglie di vite nel Sottoceneri e nel Sopraceneri e successivamente attacchi di peronospora su infiorescenze, soprattutto nel basso Ticino. Le piogge del mese di giugno, meno abbondanti ma molto frequenti, hanno mantenuto molto elevata la pressione di queste malattie, determinando attacchi di peronospora sia su foglie che su infiorescenze. La diminuzione della frequenza delle precipitazioni nei mesi di luglio e agosto ha portato a una diminuzione della pressione della peronospora, ma lo sviluppo di peronospora larvata sui grappoli durante il mese di luglio e la progressione dei danni a carico della parete fogliare hanno determinato importanti danni produttivi in diversi vigneti del Cantone.
Nel complesso, le altre malattie fungine non hanno rappresentato un problema se non in casi isolati o in zone e su varietà sensibili. La botrite su grappolo è apparsa nella parte finale della maturazione, limitatamente ai vigneti con acini danneggiati e in modo generalmente contenuto.
Il monitoraggio delle tignole della vite ha fatto registrare presenze medio-basse di adulti che hanno determinato attacchi sporadici e generalmente contenuti. Le popolazioni di Drosophila suzukii sono rimaste a livelli molto bassi sia durante la stagione che nelle ultime fasi del processo di maturazione delle uve. La presenza del fillominatore Aspilanta oinophylla è rimasta generalmente costante rispetto al 2023, mentre è stato riscontrato un aumento della cicalina americana della vite Erasmoneura vulnerata, sia nel Sopraceneri che in alcune parcelle del Sottoceneri.
Nella zona del Sottoceneri si è assistito a un aumento delle catture di Popillia japonica, ma solo in alcuni vigneti fortemente infestati è stato necessario intervenire per evitare danni alla produzione. I monitoraggi della flavescenza dorata hanno confermato la presenza costante della malattia in quasi tutto il territorio cantonale, eccezion fatta per alcune zone marginali.
Gradazione e quantità di uve Merlot vendemmiate e paragone con la media decennale
L’anno viticolo 2024, contraddistinto da intense pressioni meteorologiche durante la fioritura, che hanno favorito lo sviluppo della peronospora, e da abbondanti piogge a metà vendemmia, che hanno fortemente penalizzato il raccolto, è risultato uno dei più difficili registrati fino ad oggi. I quantitativi delle uve Merlot conferite riflettono quest’annata e sono pertanto inferiori del 12.85% rispetto all’annata precedente e del 16.57% se paragonate alla media decennale. In compenso la gradazione media delle uve Merlot conferite supera di 0.46° Brix quella dell’anno precedente e di 0.26° Brix la media decennale.
Nella Svizzera italiana la vendemmia 2024 ha prodotto 5’222’396 kg di uva, di cui 4’114’206 kg di Merlot con una gradazione media di 21.30 Brix (88.78°Oe) e 373’044 kg di Merlot annunciato per la vinificazione in bianco (Blanc de Noir BdN).
Si ricorda che la media determinante per i prezzi (vedi sotto) prende in considerazione solo uve Merlot destinate alla produzione di vino commerciale con una gradazione superiore ai 18° Brix e non annunciate come BdN.
Prezzi e valore della vendemmia
Alla gradazione media determinante per la fissazione del prezzo delle uve Merlot, segnatamente 21.4 Brix (89.2°Oe) per il 2024, il prezzo base indicativo fissato dall’Interprofessione della Vite e del Vino Ticinese (IVVT) è di 420 franchi al quintale.
Il valore globale della vendemmia 2024 viene stimato in circa 21.58 milioni di franchi per il Ticino e 21.93 milioni di franchi per la Svizzera Italiana (che corrisponde a una diminuzione del 15.57% rispetto allo scorso anno).
Superficie vitata registrata nella Svizzera Italiana
La superficie vitata, compresa anche la superficie non destinata alla produzione di vini commerciali, ammonta a 1’175 ettari, di cui il 15.1% sono uve bianche e il resto uve rosse (84.9%), con il Merlot che fa sempre la parte del leone con circa il 75.6% della superficie vitata totale.
Il rapporto completo sulla vendemmia, con superfici, produzione e gradazioni, sarà pubblicato sul sito www.ti.ch/agricoltura durante il mese di febbraio 2025.