E’ stato individuato, nel Cantone di Turgovia, il virus dell’influenza aviaria in un gabbiano. Si tratta del secondo caso registrato quest’anno.
L’Ufficio veterinario cantonale ha immediatamente preso le misure necessarie. Alla luce di questa situazione, l’Ufficio federale della sicurezza alimentare e di veterinaria (USAV) ha adottato nuove disposizioni volte a prevenire la diffusione del virus e a proteggere il pollame: attualmente tali misure si applicano alle rive del Lago di Costanza e a un tratto del Reno. L’USAV invita gli avicoltori a prestare particolare attenzione alle misure preventive. La relativa ordinanza entrerà in vigore il 14 dicembre 2024 e avrà effetto sino al 31 marzo 2025.
Il virus dell’influenza aviaria, ben radicato in Europa, è stato individuato in Svizzera per la seconda volta quest’anno, segnando una prevista progressione nel Paese. L’ultimo caso identificato riguarda un gabbiano trovato malato il 9 dicembre nel Cantone di Turgovia, sulle rive del lago di Costanza, vicino al comune di Triboltingen. In risposta, l’USAV ha istituito una zona di osservazione di tre chilometri lungo le rive del Lago di Costanza e parte del Reno In questa zona si applicano severe misure di protezione e di igiene alle aziende detentrici di pollame per limitare la diffusione del virus e preservare le aziende. L’obiettivo principale è evitare qualsiasi contatto tra uccelli selvatici e pollame da cortile. Queste disposizioni rimarranno in vigore fino al 31 marzo 2025.
La vigilanza resta d’obbligo
Gli avicoltori di tutta la Svizzera devono rimanere vigili e segnalare immediatamente a un veterinario qualsiasi segno di contaminazione nei loro animali. Sono tenuti a informarlo se osservano, ad esempio, un numero insolitamente elevato di casi di malattia o di decesso, una ridotta produzione di uova o un calo dell’assunzione di acqua e cibo. Tutti gli avicoltori, sia professionali sia amatoriali, devono registrare i propri animali presso i servizi cantonali competenti.
Non toccare gli uccelli morti
La trasmissione del virus dell’influenza aviaria all’essere umano è estremamente rara e avviene soltanto in seguito a contatti molto stretti. I prodotti a base di pollame, come la carne e le uova, possono essere consumati senza timore. Per motivi di sicurezza, è necessario evitare di toccare gli uccelli selvatici trovati morti ed è importante segnalarli al guardiacaccia, alla polizia o al servizio veterinario.