Il 13 dicembre 2024 il Consiglio federale ha adottato un rapporto sull’educazione sessuale nelle scuole svizzere. Il testo è basato su uno studio dell’Alta scuola pedagogica di Zurigo, che fa il punto della situazione e presenta sfide e potenzialità dell’insegnamento scolastico di questa materia.
Nel suo rapporto, elaborato in adempimento del postulato 22.3877 della Commissione della scienza, dell’educazione e della cultura del Consiglio nazionale, il Consiglio federale mette in rilievo il ruolo dell’educazione sessuale scolastica per la salute pubblica e la tutela dei diritti dei minori in Svizzera. L’Esecutivo si basa sui risultati di uno studio commissionato dalla Segreteria di Stato per la formazione, la ricerca e l’innovazione (SEFRI) all’Alta scuola pedagogica di Zurigo. Ne è emerso che nelle scuole svizzere l’insegnamento dell’educazione sessuale – benché integrato nei programmi quadro regionali della scuola dell’obbligo (Lehrplan 21, Plan d’étude romand, Piano di studio) – viene impartito in modo eterogeneo. Mentre alcuni Cantoni adottano un approccio particolareggiato che comprende anche temi quali la prevenzione della violenza e la questione del consenso, altri si concentrano più su aspetti biologici e sanitari. Al livello secondario II l’insegnamento di questa materia dipende dal percorso di formazione scelto. Lo studio sottolinea inoltre l’importanza di una solida formazione di base e continua del corpo docente nonché della qualità e disponibilità dei materiali didattici.
Nel sistema federalista svizzero la formazione scolastica compete ai Cantoni. La Confederazione si assume determinati compiti al livello secondario II, nonché nella prevenzione sanitaria e in altri ambiti di carattere sovraordinato. Il Consiglio federale è convinto che un’educazione sessuale scolastica di qualità contribuisca a ridurre le infezioni sessualmente trasmissibili (IST), le gravidanze indesiderate e la violenza sessualizzata. Il rapporto mostra infine che le misure e iniziative in corso rispondono già alle esigenze individuate e raccomanda ai soggetti interessati di promuovere il dialogo e lo scambio di buone pratiche. La Svizzera riafferma così il suo impegno per il rispetto delle convenzioni internazionali ratificate che sanciscono il diritto dei minori a un’educazione sessuale esaustiva.