Persistono le gravi difficoltà di approvvigionamento di alteplase in Svizzera, fondamentale per il trattamento dei coaguli di sangue.
Nella seduta del 6 dicembre 2024 il Consiglio federale ha deciso di prorogare le restrizioni di utilizzo stabilite tramite ordinanza. Un miglioramento della situazione è atteso a partire dall’estate 2025.
Dall’estate 2022 l’uso del principio attivo alteplase per il trattamento dei coaguli di sangue è limitato. Il Consiglio federale ha ora prorogato per la seconda volta tali restrizioni, stabilite in un’ordinanza: saranno valide fino al 31 agosto 2025, invece che fino al 1° febbraio 2025. Il trombolitico alteplase è importante per il trattamento urgente di attacchi cardiaci, embolie polmonari e ictus. Somministrato per via endovenosa, scioglie i coaguli di sangue e viene utilizzato a bassi dosaggi per lavare o sbloccare i cateteri venosi e di dialisi.
Da qualche tempo la produzione di alteplase, particolarmente complessa, non è in grado di tenere il passo con la rapida crescita della domanda e dal 2022 si registra una carenza globale di questo agente terapeutico. Da allora i dosaggi più elevati, di importanza vitale, non possono più essere diluiti per lavare i cateteri: con questo divieto si garantisce che vengano utilizzati solo nei casi in cui ne è effettivamente previsto l’uso.
La situazione globale relativa all’approvvigionamento di tali dosaggi è nel frattempo leggermente migliorata; si registra tuttavia ancora una grave penuria di quelli bassi, impiegati per la pulizia dei cateteri.
Un nuovo impianto in Austria, dedicato esclusivamente alla produzione di alteplase, dovrebbe fornire un importante contributo all’approvvigionamento dal 2025, motivo per cui l’ordinanza concernente la restrizione d’uso di alteplase è stata estesa di sette mesi anziché di un anno intero. Un miglioramento della situazione è atteso a partire dalla metà del 2025.