• Gio. Dic 5th, 2024

Indagine: molestie sessuali sul posto di lavoro ancora diffuse in Svizzera

Un nuovo studio commissionato dall’Ufficio federale per l’uguaglianza fra donna e uomo (UFU) e dalla Segreteria di Stato dell’economia (SECO) mostra che, nonostante le misure di prevenzione, le molestie sessuali sul posto di lavoro continuano a essere un problema ampiamente diffuso in Svizzera. Un terzo del personale ha già vissuto molestie sessuali sul posto di lavoro.

Confrontate con esempi concreti, addirittura oltre la metà delle persone interpellate hanno risposto di aver subito comportamenti di natura sessista e sessuale indesiderati. Maggiormente colpiti dal fenomeno le donne, il personale più giovane e le persone in formazione. Lo studio include raccomandazioni per la prevenzione ed è parte integrante della Strategia Parità 2030.

Dal punto di vista giuridico, il concetto di «molestie sessuali sul posto di lavoro» si riferisce alla discriminazione basata sul genere, espressamente vietata nella legge federale sulla parità dei sessi (LPar). Lo studio condotto su incarico dell’UFU e della SECO costituisce la seconda rilevazione sul tema, dopo la prima risalente al 2008. Questa volta sono stati interpellati sia il personale sia i datori e le datrici di lavoro.

La percezione delle molestie sessuali sul posto di lavoro può variare da persona a persona. Per questo motivo, alle persone interpellate è stato chiesto se si fossero sentite sessualmente molestate nel corso della loro vita lavorativa e se avessero quindi subito molestie sessuali ai sensi della LPar. È stato inoltre chiesto loro se avessero subito comportamenti concreti di natura sessista e sessuale nel corso della loro vita lavorativa che possono essere considerati molestie sessuali ai sensi della LPar, ma che non sono necessariamente stati percepiti come tali. Sono stati presi in considerazione 12 tipi di comportamento, rappresentativi di un’ampia gamma di situazioni che includono commenti, battute e messaggi sessisti o dispregiativi, gesti osceni e avances fisiche, nonché aggressioni sessuali.

Donne, personale più giovane e persone in formazione maggiormente colpiti

I risultati mostrano che un terzo del personale ha vissuto molestie sessuali nel corso della propria vita lavorativa, con una percentuale significativamente più alta per le donne (44 %) rispetto agli uomini (17 %). Inoltre, più della metà delle persone interpellate (52 %) ha subito nel corso della propria vita lavorativa almeno uno dei comportamenti di natura sessista o sessuale oggetto del sondaggio. Anche in questo caso, le donne (59 %) più frequentemente degli uomini (46 %).

Il personale più giovane ha subito un numero maggiore di episodi negli ultimi 12 mesi rispetto a quello più anziano. L’influenza dell’età è particolarmente evidente per le donne. Soltanto nell’ultimo anno, un terzo delle donne di età compresa tra i 16 e i 25 anni ha subito molestie sessuali sul posto di lavoro. Il personale dei settori con un contatto frequente con la clientela, come quello alberghiero e della ristorazione, bancario o sanitario, è più toccato dal fenomeno. La maggior parte delle molestie è commessa da uomini che appartengono allo stesso livello gerarchico della vittima; quando le vittime sono donne, le molestie sono invece spesso ascrivibili anche ai superiori.

Raccomandazioni per migliorare la prevenzione

Secondo la LPar e la legge sul lavoro, i datori e le datrici di lavoro sono tenuti ad adottare misure per prevenire le molestie sessuali sul posto di lavoro. Nonostante questo obbligo, un’azienda su cinque non attua alcuna misura di prevenzione e di intervento. Sebbene la maggioranza dei datori e delle datrici di lavoro affermi che le loro aziende prendono sul serio le molestie sessuali, lo studio rivela notevoli lacune nella conoscenza del quadro giuridico, sia tra i datori e le datrici di lavoro che tra il personale.

Lo studio include pertanto raccomandazioni per un lavoro di prevenzione e di intervento mirato. I datori e le datrici di lavoro devono sensibilizzare e informare più efficacemente le persone responsabili nelle aziende. Altrettanto importante è l’istituzione di strutture e processi aziendali chiari che incoraggino le persone coinvolte a segnalare gli episodi e a cercare sostegno.

Sulla base dello studio, l’UFU e la SECO rielaboreranno e aggiorneranno la loro documentazione informativa e formativa destinata alle organizzazioni di settore, ai datori e alle datrici di lavoro, nonché al personale. La pubblicazione è prevista nel corso del prossimo anno.

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