• Gio. Nov 21st, 2024

Costi in sanita’: sconti sui medicamenti che generano un forte fatturato in Svizzera

Occorre introdurre uno sconto sulla quantità per i medicamenti che generano un forte fatturato. La Commissione della sicurezza sociale e della sanità del Consiglio nazionale (CSSS-N) si allinea al Consiglio degli Stati nell’esprimersi a favore dei cosiddetti modelli di ripercussioni sui costi.

Propone tuttavia diverse modifiche, introducendo disposizioni chiare volte a tutelare la certezza del diritto e a meglio tenere conto delle proprietà dei medicamenti interessati.

La Commissione ha concluso le deliberazioni sulle divergenze relative al secondo pacchetto di misure di contenimento dei costi nella sanità (22.062). Dopo che nell’ultima seduta aveva deciso di attendere prima di esaminare i modelli di ripercussioni sui costi inseriti dal Consiglio degli Stati, la Commissione è stata informata sullo stato delle discussioni in merito a un’eventuale applicazione di questo provvedimento fra l’industria farmaceutica, le casse malati e l’Amministrazione. Si dice soddisfatta dei progressi sinora compiuti. Con alcuni adeguamenti alla versione del Consiglio degli Stati riprende alcune osservazioni scaturite dalle discussioni e presenta una soluzione equilibrata che consente di risparmiare sui costi senza pregiudicare la sicurezza dell’approvvigionamento. Ha dunque respinto una proposta volta a disgiungere il modello di ripercussione sui costi dal pacchetto di misure per poi riprenderlo in un secondo tempo (con 18 voti contro 5).

Concretamente la Commissione propone all’unanimità di adeguare la versione del Consiglio degli Stati in modo tale che l’Ufficio federale della sanità pubblica (UFSP), nel decidere sugli sconti sulla quantità, consideri adeguatamente le caratteristiche specifiche al prodotto di un determinato medicamento, ad esempio la disponibilità del principio attivo e il numero di indicazioni che danno diritto al rimborso. Inoltre gli sconti sulle quantità devono poter essere fissati già al momento dell’inserimento nell’elenco delle specialità. Per i medicamenti che sono già rimborsati perché figurano nell’elenco delle specialità si prevede di applicare un periodo di transizione di due anni (con 19 voti contro 0 e 6 astensioni).

Con un’ulteriore precisazione la Commissione vuole garantire che gli effetti dei modelli di ripercussioni sui costi e delle altre misure contenute nel secondo pacchetto di misure di contenimento dei costi siano esaminati dopo sei anni dalla loro introduzione (unanimità). Secondo le valutazioni dell’Amministrazione i modelli di ripercussioni sui costi consentirebbero da soli di risparmiare fra i 300 e 400 milioni di franchi all’anno.

Per le rimanenti divergenze non ancora trattate, la Commissione si allinea in gran parte alle decisioni del Consiglio degli Stati. Ritiene quindi che occorra precisare i principi cui devono attenersi i partner tariffali al momento dell’elaborazione, aggiornamento e ulteriore sviluppo delle tariffe. In tal modo vuole garantire che i guadagni in termini di efficienza conseguiti grazie al progresso medico-tecnico si riflettano sulle tariffe (con 12 voti contro 10 e 2 astensioni). Analogamente al Consiglio degli Stati la Commissione vuole rinunciare a prevedere a livello di legge che la durata di un trattamento medico figuri sulla fattura (con 17 voti contro 8). L’unica proposta respinta dalla Commissione concerne la disposizione transitoria inserita dal Consiglio degli Stati per fissare un limite massimo dei punti tariffali fatturabili al giorno (con 14 voti contro 8 e 2 astensioni). Dopo che la Commissione ha discusso delle divergenze nel corso di tre sedute, il progetto è ora pronto per la sessione invernale. In totale verranno sottoposte a dibattimento 13 proposte di minoranza.

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