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Al voto la riforma del finanziamento uniforme delle prestazioni sanitarie in Svizzera

Il 24 novembre la cittadinanza voterà sulla riforma per il finanziamento uniforme delle prestazioni sanitarie, che prevede di finanziare secondo la stessa chiave di ripartizione tutte le prestazioni sanitarie dell’assicurazione obbligatoria delle cure medico-sanitarie (AOMS), a prescindere che siano dispensate in regime ambulatoriale, stazionario, a domicilio o nelle case di cura.

Il 22 dicembre 2023 il Parlamento ha adottato la modifica corrispondente della legge federale sull’assicurazione malattie (LAMal). Contro tale modifica è stato indetto un referendum. Il Consiglio federale, il Parlamento e i Cantoni raccomandano di accettare la riforma, che permette di correggere gli incentivi controproducenti all’interno del sistema sanitario, di favorire le cure ambulatoriali e contribuisce inoltre ad alleggerire i costi e i premi.

Oggi in Svizzera le prestazioni sanitarie coperte dall’AOMS sono finanziate in modo diverso a seconda della tipologia delle cure. Le cure ambulatoriali – dispensate presso uno studio medico, un terapista o in ospedale senza pernottamento – sono finanziate interamente dagli assicuratori-malattie, senza alcun contributo da parte dei Cantoni. Le cure stazionarie – dispensate in ospedale con pernottamento – sono coperte per almeno il 55 per cento dal Cantone di domicilio del paziente. Il finanziamento avviene attraverso il gettito fiscale. Il resto è coperto dagli assicuratori-malattie.

La situazione attuale crea incentivi controproducenti che si traducono in una percentuale di ricoveri ospedalieri superiore a quella di altri Paesi, visto che l’interesse a privilegiare le prestazioni ambulatoriali è troppo basso, anche se in molti casi sono più adatte per i pazienti e meno costose. I progressi della medicina consentono già di passare dalle prestazioni del settore stazionario a quello ambulatoriale, ma ciò avviene molto lentamente. Con il sistema di finanziamento attuale, ciò ha come conseguenza che l’onere di coloro che pagano i premi aumenta maggiormente rispetto a quello dei Cantoni: la parte delle prestazioni sanitarie finanziate dai premi è in aumento da molti anni, mentre quella finanziata dalle imposte diminuisce.

Il 22 dicembre 2023, il Parlamento ha deciso che tutte le prestazioni sanitarie – a prescindere che siano dispensate in regime ambulatoriale, stazionario, a domicilio o nelle case di cura – saranno finanziate secondo la stessa chiave di ripartizione. La prevista modifica della LAMal prevede che i Cantoni si facciano carico di almeno il 26,9 per cento dei costi e gli assicuratori malattie di al massimo il 73,1 per cento. In un primo momento, le prestazioni ambulatoriali e stazionarie saranno finanziate in maniera uniforme a partire dal 2028.

Una riforma che si applica anche alle cure dispensate nelle case di cura e a domicilio
Attualmente, le prestazioni di cura dispensate dalle case di cura o a domicilio sono finanziate dall’AOMS (contributi limitati dell’AOMS stabiliti dal Consiglio federale), dai Cantoni (finanziamento residuo) e dagli assicurati stessi (contributi limitati dei pazienti per le prestazioni di cura stabiliti dal Consiglio federale). Spetta a ciascun Cantone disciplinare il finanziamento residuo.

Con la riforma, a partire dal 2032 anche le prestazioni di cura saranno finanziate in base alla nuova chiave di ripartizione. Gli assicurati continueranno a pagare un contributo limitato, stabilito dal Consiglio federale. I fornitori di prestazioni, gli assicuratori e i Cantoni elaboreranno insieme una struttura tariffale uniforme per tutta la Svizzera. I fornitori di prestazioni (case di cura, organizzazioni di cura e aiuto a domicilio, società dei farmacisti, infermieri indipendenti) parteciperanno alla convenzione tariffale per le prestazioni di cura: ciò darà maggiore visibilità e possibilità di partecipazione agli istituti che dispensano cure e al loro personale.

Un ampio sostegno
La riforma è in discussione da molti anni. È sostenuta dal Consiglio federale, dal Parlamento e dai Cantoni, ma anche da numerose organizzazioni sanitarie, tra cui associazioni di medici, ospedali, case di cura, organizzazioni Spitex e assicuratori-malattie.

Argomentazioni del referendum
Il referendum è stato indetto da un comitato che fa parte degli ambienti sindacali, il quale ritiene che la riforma conferisce alle casse malati troppo controllo sul nostro sistema sanitario, costringe la popolazione a pagare premi ancora più alti, promuove una medicina a due velocità e accelera il deterioramento dell’assistenza nelle case di riposo e a domicilio. I sindacati temono anche un peggioramento delle condizioni di lavoro del personale infermieristico e una maggiore pressione da parte degli assicuratori sugli istituti di cura, anche pubblici, per una maggiore redditività.

Argomentazioni del Consiglio federale e del Parlamento
Secondo il Consiglio federale e il Parlamento, un finanziamento uniforme delle prestazioni sanitarie riduce gli incentivi che fanno lievitare i costi sanitari e, soprattutto, riduce i costi a carico di coloro che pagano i premi. Eliminando gli incentivi in favore di ricoveri ospedalieri non necessari, la riforma incoraggia il ricorso alle cure ambulatoriali.
 
La nuova modalità di finanziamento favorisce anche il coordinamento delle cure tra i professionisti della salute: se ben coordinati tra di loro, medici, infermieri, terapisti e farmacisti possono migliorare la qualità dell’assistenza sanitaria fornita ai pazienti. Ciò permette di evitare ricoveri ospedalieri non necessari, di ritardare l’entrata in casa di cura e di ridurre i costi. Il coordinamento tra i soggetti del settore sanitario, oggi poco interessante perché richiede spesso sforzi organizzativi proprio da parte di coloro che non ne traggono vantaggi, consentirà quindi di risparmiare.

Con la riforma, la ripartizione dei compiti tra i differenti soggetti dell’AOMS resterà perlopiù invariata. I fornitori di prestazioni (medici, ospedali, terapisti ecc.) e le casse malati concordano le tariffe, che devono essere approvate dai Cantoni o dal Consiglio federale. I Cantoni decidono quali fornitori di prestazioni possono fatturare a carico dell’AOMS. I medici e i terapisti decidono insieme ai pazienti i trattamenti necessari e, infine, le casse malati verificano le fatture e si fanno carico dei costi.

Sgravare chi paga i premi
Il finanziamento uniforme consente di mettere fine al fenomeno che ha visto i costi passare dall’essere finanziati tramite le imposte ad essere finanziati dai premi, e ciò andrà a vantaggio di coloro che pagano i premi: i Cantoni dovranno infatti nuovamente farsi carico di una percentuale maggiore dei costi, come è accaduto dal 2016 al 2019. Favorendo le cure ambulatoriali e il coordinamento delle cure, la riforma offre inoltre un notevole potenziale di risparmio sui costi sanitari. Al momento non è possibile stimare con esattezza tale potenziale di risparmio, visto che dipenderà dal modo in cui le diverse parti coinvolte reagiranno ai nuovi incentivi. Con il finanziamento uniforme i premi dovrebbero quindi essere inferiori rispetto a quelli con il mantenimento del sistema di finanziamento attuale.

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