• Mar. Dic 3rd, 2024

Si chiamerà ‘Gemelli CUORE’ (acronimo di Cardiovascular Unique Offer ReEngineered), il nuovo ospedale venuto dal futuro, che sorgerà a breve su una collina davanti al Policlinico Gemelli, all’interno del campus universitario della Cattolica.

Un centro di cure cardiologiche e cardiochirurgiche avanzate, costruito intorno al cuore delle persone e realizzato in collaborazione con Fondazione Cuore, da sempre promotrice di opere uniche in ambito socio-sanitario. Obiettivo di Gemelli CUORE sarà quello di offrire le migliori cure personalizzate ai pazienti affetti da malattie cardiovascolari, cioè le più avanzate terapie mediche e psicologico-relazionali. Un’équipe multidisciplinare di specialisti accompagnerà pazienti e familiari nel percorso verso la guarigione. “Efficacia ed efficienza, anche con l’ausilio delle più moderne tecnologie, mai disgiunte dall’approccio umano, saranno le cifre distintive del Progetto CUORE – ricorda il professor Massimo Massetti, ordinario di Cardiochirurgia all’Università Cattolica e direttore del Dipartimento CUORE -. L’umanizzazione delle cure deve sempre caratterizzare la pratica della medicina, in piena sintonia con il progetto Dignitas Curae, che promuove la centralità della persona e il rispetto della sua dignità”.

Spazi e ambienti di Gemelli CUORE sono progettati per favorire il benessere fisico, psicologico ed emotivo delle persone, che devono essere sempre al centro delle cure. Gemelli CUORE sarà anche un importante centro di ricerca e sviluppo della medicina cardiovascolare, nonché una palestra per tanti studenti e specializzandi. Oltre a essere progettato come edificio ‘green’, CUORE sarà circondato da un parco botanico-terapeutico, un percorso-giardino realizzato in collaborazione con Confagricoltura. “Il nostro sogno – conclude il professor Massetti – è che diventi un punto di riferimento per tanti, nel progresso della medicina cardiovascolare”.

“Il progetto CUORE rappresenta un ulteriore esempio tangibile del nostro impegno nel sostenere l’innovazione medica e tecnologica – dichiara Franco Parasassi, Presidente di Fondazione Roma -. Grazie alla collaborazione con il Policlinico Gemelli e all’eccellenza dei suoi professionisti, come il professor Massetti, questo nuovo polo per le malattie cardiovascolari, che verrà realizzato con il contributo rilevante della Fondazione Roma, si propone di ridefinire il futuro della cura in Italia, mettendo sempre al centro il paziente. La Giornata Mondiale del Cuore è un’occasione preziosa per condividere i progressi fatti e guardare con fiducia a un percorso verso un modello di sanità che pone la qualità e l’umanizzazione al primo posto.”

“L’edificio del Gemelli CUORE – ricorda l’Ingegner Giovanni Arcuri, direttore Direzione tecnica, ICT e Innovazione tecnologie sanitarie di Fondazione Policlinico Gemelli – si svilupperà su sei piani: uno sarà dedicato agli istituti, due piani alla degenza, uno agli ambulatori, uno all’area intensiva e uno ospiterà le sale operatorie, interventistiche e diagnostiche. Il ‘cuore’ del progetto è l’innovazione, frutto dell’integrazione tra sistemi informativi, spazi e tecnologie, concepiti come un unicum per accompagnare il paziente lungo il suo percorso di cura, garantendo un’esperienza fluida, personalizzata e all’avanguardia.
I percorsi di cura, disegnati attorno al paziente, sono la parola chiave che ha guidato e continua a guidare lo sviluppo di questo progetto, con l’obiettivo di assisterlo nella risoluzione del suo problema di salute.
Un cammino che si estende idealmente anche oltre le mura dell’ospedale, grazie a sistemi informativi capaci di seguire i pazienti nelle loro abitudini quotidiane e a un parco che circonderà il nuovo edificio, con percorsi dedicati al benessere e alla riabilitazione”.

“Siamo tutti impazienti di veder realizzato questo progetto – afferma il Direttore Generale di Fondazione Policlinico Gemelli IRCCS, professor Marco Elefanti -. Abbiamo finito di valutare le proposte di realizzazione che ci sono arrivate da varie imprese di costruzioni e la prossima settimana concluderemo l’iter per le gare d’appalto in modo da arrivare rapidamente alla realizzazione dell’opera nell’interesse dei pazienti. Gemelli CUORE avrà caratteristiche funzionali coerenti con quelle che sono le aspettative di chi oggi opera in un ospedale all’avanguardia”.

Le celebrazioni per la Giornata Mondiale del Cuore al Gemelli proseguiranno lunedì 30 settembre, alle 11,00 con la presentazione nella Hall del Policlinico Gemelli del libro “La rinascita: la salute è il risultato di una cultura assimilata e applicata con rigore” scritto da Giulio Rapetti, in arte Mogol, il grande autore di testi musicali e produttore discografico che, nell’arco della sua lunga vita, ci ha regalato alcune delle più belle canzoni italiane di sempre quali, solo per citarne alcune, Il mio canto liberoUna donna per amicoSi, viaggiareAncora tu (Lucio Battisti), Sognando la California (Dik Dik), Una lacrima sul viso (Bobby Solo), Riderà (Little Tony), L’emozione non ha voce (Celentano), Oro (Mango), Celeste nostalgia (Riccardo Cocciante). Nel corso dell’evento, il professor Massimo Massetti terrà un intervento sulla prevenzione primaria, mentre il cantautore Gianmarco Carroccia eseguirà alcune delle canzoni più celebri di Mogol.

“Ho capito presto che la conoscenza è una luce che ci permette di non sbattere contro i muri o cadere dalle scale – scrive Mogol nella prefazione del suo libro -. Trent’anni fa mi sono chiesto se, attraverso una cultura che consente di conoscere tutto quello che può farci del male ma anche ciò che ci può aiutare a non ammalarci, fosse possibile prevenire le malattie. Oggi, pur essendo vicino ai 90 anni, godo di ottima salute. Per questo ho deciso di scrivere questo libro, chiedendo ovviamente aiuto ai grandi medici che ho avuto la fortuna di conoscere. Diventando loro amico”. Perché la prevenzione delle malattie cardiovascolari, può viaggiare anche sull’onda delle liriche delle canzoni eterne di questo immenso autore.

Le malattie cardiovascolari rappresentano ancora la prima causa di morte in Italia; secondo i dati ISTAT nel 2021, queste patologie hanno contribuito al 30,8% di tutti i decessi (27,7 per cento nei maschi e 33,7 per cento nelle femmine). Più in dettaglio, la cardiopatia ischemica ha rappresentato l’8,4% di tutte le morti (9,3% nei maschi e 7,5% nelle femmine), mentre le malattie cerebrovascolari hanno contribuito per il 7,6% (6,3 per cento nei maschi e 8,8 per cento nelle femmine).

Fondamentale in ottica di prevenzione un corretto stile di vita, basato su una dieta sana, attività fisica regolare, riposo notturna di giusta durata e buona qualità, niente fumo e consumo prudente di alcol. Molto importante è sottoporsi a controlli medici regolari (esami del sangue, visite cardiologiche) per prendere le misure al rischio, conoscendone i ‘numeri’ (glicemia, colesterolo, pressione arteriosa, peso corporeo) e se necessario intervenire tempestivamente per correggerli. Secondo dati dell’Istituto Superiore di Sanità ben il 41% degli italiani tra i 18 e i 69 anni ha almeno tre fattori di rischio (dati di sorveglianza PASSI).

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