“Un tempo il medico era il competente benevolente e non c’era nessun problema di fiducia, ma la persona in cura non aveva possibilita’ di decidere. Adesso questa fiducia non c’è più, con la pandemia si e’ molto rovinata perché le istituzioni sanitarie si sono staccate dalla popolazione”.
E’ la posizione della filosofa Elisabetta Lalumera che risponde alla Dire sul fenomeno delle aggressioni ai sanitari. La docente, che al Festivalfilosofia porta una lezione dedicata a ‘Salute e benessere’, in sala stampa a Modena parla di come sia necessario e “difficile riguadagnare la fiducia non nel singolo medico, ma nell’ospedale e nell’autorità sanitaria”.
Sulla sostenibilità del sistema sanitario pubblico la filosofa porta avanti un discorso “provocatorio” come lei stessa lo definisce: “Come cittadini dobbiamo distinguere tra bisogni di salute e quelli di benessere e felicità. Non possiamo chiedere al sistema sanitario tutto: un naso più bello, che mi tolga la timidezza o che mi dia un letto. Bisogna quindi limitare l’ambito del sistema sanitario per riuscire a mantenere i bisogni di salute per tutti”.