• Gio. Nov 21st, 2024

Su ‘Lancet Infectious Disease’ è stato pubblicato un nuovo studio da cui emerge come dopo 10 giorni dalla vaccinazione il rischio di essere infettati con il virus Ebola si riduca dell’84% nelle persone vaccinate rispetto a quelle non immunizzate.

La ricerca ha analizzato i dati raccolti durante la più grande epidemia registrata nella Repubblica Democratica del Congo (Rdc) tra il 2018 e il 2020, in cui sono stati registrati 3.470 casi e 2.287 decessi. L’indagine è stata condotta da Epicentre, centro di ricerca epidemiologica di Medici Senza Frontiere (Msf), in collaborazione con l’Institut National de Recherche Biomédicale (Inrb) e il ministero della Salute pubblica della Rdc. Finanziato da Msf, lo studio si è concentrato sul vaccino rVSV-ZEBOV, l’unico contro Ebola raccomandato dall’Organizzazione mondiale della sanità (Oms) per le persone ad alto rischio di contrarre il virus durante un’epidemia.

“I risultati- ha spiegato Sophie Meakin, epidemiologa di Medici Senza Frontiere- dissipano le incertezze sulla reale efficacia del vaccino: è il primo studio pubblicato che valuta l’efficacia del vaccino rVSV-ZEBOV al di fuori di una sperimentazione clinica. È stato condotto durante la seconda più grande epidemia di Ebola mai registrata”. Somministrato in una singola dose, il vaccino è utilizzato per la vaccinazione ad anello delle persone ad alto rischio di esposizione durante le epidemie.

Questa strategia prevede la vaccinazione dei contatti (le persone che hanno avuto un contatto con un individuo infetto da virus Ebola), i contatti dei contatti, gli operatori sanitari e gli operatori in prima linea. Durante l’epidemia di Ebola 2018-2020 nella Repubblica Democratica del Congo, la vaccinazione è iniziata nell’agosto 2018 e sono state vaccinate oltre 300.000 persone. Lo studio ha dimostrato che la vaccinazione con rVSV-ZEBOV offre un’elevata protezione dal virus Ebola a partire dal decimo giorno successivo alla vaccinazione. L’efficacia del vaccino è stata stimata confrontando i tassi di positività al test PCR di Ebola tra persone vaccinate e non vaccinate.

Tutte le persone avevano riferito di essere entrate in contatto con una persona infetta da Ebola ed erano state sottoposte a test Pcr presso strutture sanitarie per confermare se fossero o meno portatrici della malattia. In totale, 309 persone sono risultate positive, 309 mostravano sintomi ma sono risultate negative. La vaccinazione ha ridotto il rischio di sviluppare la malattia dell’84% dopo 10 giorni. Sono state osservate leggere variazioni in base al sesso: il vaccino è stato efficace per l’80% nelle donne e per l’86% negli uomini. Recentemente il centro Epicentre di Msf ha anche dimostrato, attraverso ulteriori studi e prove cliniche, che la vaccinazione ha dimezzato la mortalità tra le persone infettate da Ebola. Questi studi rafforzano l’importanza di vaccinare rapidamente le persone potenzialmente esposte al virus Ebola non appena iniziano le epidemie.

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