• Dom. Dic 22nd, 2024

L’Organizzazione Mondiale della Sanità giovedì ha confermato che un caso di infezione virale mpox in Svezia era collegato a un focolaio in Africa, il primo segno della sua diffusione al di fuori del continente un giorno dopo che l’OMS ha dichiarato la malattia un’emergenza globale di salute pubblica. 

Mpox è classificato in due distinti gruppi virali, chiamati clades: clade I e clade II.

Una persona è stata infettata durante un soggiorno nella parte dell’Africa dove c’è un importante focolaio di mpox clade I. La persona in Svezia che è stata confermata infetta ha ricevuto cure e regole di condotta, afferma Magnus Gisslén, epidemiologo statale presso l’Agenzia di sanità pubblica svedese.

Il clade I causa la stessa malattia del clade IIb, la variante precedentemente trovata in Svezia, ma è probabile che sia associata a un rischio più elevato di un decorso più grave della malattia e di una maggiore mortalità. Il precedente focolaio globale del clade IIb si è diffuso principalmente attraverso il contatto sessuale, mentre il clade I si diffonde più comunemente attraverso altre vie di contatto, principalmente contatti stretti all’interno della famiglia e spesso con i bambini.

La Svezia ha una preparazione per diagnosticare, isolare e trattare in modo sicuro le persone con il vaiolo. Il fatto che un paziente con mpox sia trattato nel paese non influisce sul rischio per la popolazione generale, un rischio che il Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie (ECDC) considera attualmente molto basso. Una nuova valutazione è prevista a breve. Tuttavia, occasionali casi importati come quello attuale possono continuare a verificarsi.

Misure attive per il controllo delle infezioni

Mpox è classificato come pericoloso per la salute pubblica, il che significa che esiste una preparazione per misure di controllo delle infezioni come il tracciamento, i test e le regole di condotta. La Svezia ha anche accesso a vaccini e antivirali. Questo caso non richiede ulteriori misure di controllo delle infezioni di per sé, ma prendiamo molto sul serio l’epidemia di clade I mpox. Stiamo monitorando attentamente l’epidemia e stiamo valutando continuamente se sono necessarie nuove misure, afferma Magnus Gisslén. Circa 300 casi di mpox sono stati precedentemente identificati in Svezia, tutti legati all’epidemia globale della variante del virus del clade IIb.

L’OMS mercoledì ha dichiarato l’epidemia in Africa un’emergenza sanitaria pubblica dopo che i casi nella Repubblica Democratica del Congo RDC si sono diffusi nei paesi vicini.

Nell’ultimo mese, sono stati segnalati oltre 100 casi confermati in laboratorio di clade 1b in quattro paesi confinanti con la RDC che non hanno mai segnalato mpox prima: Burundi, Kenya, Ruanda e Uganda. Gli esperti ritengono che il vero numero di casi sia più alto, poiché una grande percentuale di casi clinicamente compatibili non è stata testata. Diversi focolai di diversi cladi di mpox si sono verificati in diversi paesi, con diversi modi di trasmissione e diversi livelli di rischio.

I due vaccini attualmente in uso per il mpox sono raccomandati dal gruppo consultivo strategico di esperti dell’OMS sull’immunizzazione e sono anche approvati dalle autorità nazionali di regolamentazione elencate dall’OMS, nonché da singoli paesi tra cui la Nigeria e la RDC.

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