• Dom. Set 8th, 2024

E’ stata rilevata la prima positività per West Nile Virus su pool di zanzare nella provincia di Rovigo seguita da altre positività a Venezia e Padova. 

Come definito dal Piano nazionale di prevenzione, sorveglianza e risposta alle Arbovirosi, questo è un elemento importante per l’attivazione delle misure di prevenzione-sorveglianza-controllo dell’infezione da West nile mediante la trasfusione di emocomponenti labili, trapianto d’organo, tessuti e cellule su tutto il territorio regionale. Sono stati poi registrati i primi quattro casi umani autoctoni di West Nile virus: una febbre in provincia di Treviso e tre forme neuroinvasive in provincia di Padova. Gli ultimi tre casi sono riferiti a pazienti tra i 60 e 86 anni, uno con patologia pregressa. 

Lo evidenzia la Direzione Prevenzione della Regione Veneto che ha diffuso oggi il sesto bollettino sulla sorveglianza delle malattie da vettori. Dall’1 gennaio scorso al 26 luglio non si sono verificati casi autoctoni di febbre Dengue, Chikungunya o Zika virus e Usutu virus in Veneto. Mentre sono stati invece notificati 22 casi di encefalite trasmessa da zecca (Tbe), di cui 17 autoctoni e cinque con esposizione fuori regione. Tra le malattie trasmesse da flebotomi infine sono stati confermati tre casi di infezione da Toscana virus, di cui due autoctoni. 

“La situazione epidemiologica attuale è in stretto monitoraggio e si raccomanda fortemente a tutti cittadini di adottare le misure di protezione individuale utilizzando i repellenti cutanei e le misure di prevenzione nelle aree private delle proprie abitazioni per ridurre la proliferazione di vettori, perchè queste tipologie di malattie virali non hanno terapie specifiche e possono diventare pericolose soprattutto per i soggetti fragili”, sottolinea la Regione ricordando, prima della partenza per un viaggio, di consultare il servizio di medicina dei viaggi delle Ulss. 

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *