In Italia, nella settimana dall’11 al 17 luglio, l’incidenza di Covid “è pari a 15 casi per 100mila abitanti: in lieve aumento rispetto alla settimana precedente, pur rimanendo bassa (9 casi per 100mila abitanti nella settimana 4-10 luglio”.
L’incidenza delle infezioni diagnosticate e segnalate appare “in lieve aumento nella maggior parte delle regioni/province autonome”. Nel Lazio il dato più alto (29 casi per 100mila), il più basso nelle Marche (meno di 0,5 casi per 100mila abitanti). E’ quanto indica il monitoraggio settimanale della Cabina di regia Istituto superiore di sanità-ministero della Salute. L’Rt risale sopra la soglia epidemica. “L’indice di trasmissibilità calcolato con dati aggiornati al 17 luglio e basato sui casi con ricovero ospedaliero, all’8 luglio è pari a 1,20 (1,08-1,32) – si legge – in leggero aumento rispetto alla settimana precedente (Rt=1,00, 0,88-1,12, al 2 luglio)”.
Situazione tranquilla sul fronte ricoveri. “Al 17 luglio – riporta il monitoraggio – l’occupazione dei posti letto in area medica è pari a 1,9% (1.183 ricoverati), sostanzialmente stabile rispetto alla settimana precedente (1,6% al 10 luglio). Stabile anche l’occupazione dei posti letto in terapia intensiva, pari a 0,5% (43 ricoverati), rispetto alla settimana precedente (0,5% al 10 luglio)”. L’incidenza è in aumento nella maggior parte delle fasce d’età, con il tasso più alto nelle fasce 80-89 anni e over 90, emerge ancora dal monitoraggio. L’età mediana alla diagnosi è di 61 anni, in leggera diminuzione rispetto alla settimana precedente. La percentuale di reinfezioni è di circa il 49%, in lieve aumento.
I tassi di ospedalizzazione più elevati (sia in area medica sia in terapia intensiva), come pure i tassi di mortalità più alti, riguardano gli 80-89enni e gli ultra 90enni.
In Italia la variante KP.3 del virus Sars-CoV-2 è ormai responsabile di oltre 4 contagi su 10. “Dati preliminari relativi al mese di giugno 2024 – si legge ancora nel monitoraggio settimanale – evidenziano, alla data di estrazione dei presenti dati (14 luglio 2024), un incremento nella proporzione di sequenziamenti attribuibili a KP.3 (variante sotto monitoraggio discendente di JN.1) e pari al 40,5% vs 24,4% del mese di maggio 2024”.
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