• Dom. Set 8th, 2024

‘VOLLEY PER CRESCERE’, PREPARA GIOVANI AL LAVORO CON GIOCO SQUADRA

Veicolare i sani valori dello sport tra i giovani, favorendo anche la partecipazione a iniziative di ragazzi che appartengono a categorie svantaggiate e puntando sul potenziamento di competenze come il team building, il gioco di squadra, la collaborazione e il rispetto dei ruoli e dei sacrifici, soft skills imprescindibili per vivere e per entrare nel mercato del lavoro, dunque delle aziende.

È l’obiettivo di ‘Volley per crescere’, progetto finanziato dalla regione Lazio e presentato oggi da Its Ict Academy insieme all’associazione Roma Volley, proprio su un bando della regione.
Il progetto è rivolto agli studenti delle scuole medie superiori e a quelli che frequentano gli Istituti tecnologici superiori Academy, istituti di eccellenza ad alta specializzazione tecnologica post diploma riconosciuti dal ministero dell’Istruzione e del Merito, che permettono di conseguire il titolo di tecnico superiore.

Quattro gli istituti che hanno aderito al progetto: l’Istituto Carlo Emery, l’Istituto Leonardo da Vinci, l’Istituto Carlo Urbani di Ostia e l’Istituto Armellini. “Il nostro intento- ha spiegato all’agenzia la responsabile dell’area orientamento della Fondazione Its Ict Academy, Mara Pinto- è quello di coinvolgere almeno 300 studenti, oltre ai ragazzi dell’Its Ict Academy. I ragazzi parteciperanno poi a un torneo europeo, in programma tra il 20 e il 22 settembre”.

“Quella odierna- ha proseguito- è una di numerose giornate informative rivolte ai ragazzi che frequentano l’Its. Da ottobre, invece, andremo nelle scuole per parlare con i giovani dei valori dello sport, coinvolgendo testimonial, atleti diversamente abili, direttori sportivi, atlete che parleranno dei sacrifici nello sport e pedagogisti che si soffermeranno sui valori pedagogici dell’attività sportiva”.
Una bella sorpresa attende gli studenti degli Istituti laziali che hanno aderito al progetto: per un’intera giornata le atlete della Roma Volley, infatti, saranno nelle loro scuole per insegnare le basi della pallavolo, affiancando gli insegnanti di educazione fisica.

“Le esperienze passate- ha evidenziato Pinto- ci hanno insegnato che da un punto di vista tecnico i ragazzi, chi più chi meno, escono dalla scuola con determinate competenze. Mancano, e per questo bisogna potenziarle, proprio le soft skills: è certamente possibile fare tutto ciò con delle simulazioni in un laboratorio. Se, però, poi portiamo i ragazzi, ad esempio, da una rete digitale a una rete di un campo sportivo, forse a loro questa cosa rimane maggiormente impressa e a noi dà l’opportunità di vederli in un contesto completamente diverso. Questo, non per valutarli, ma per far capire loro in quale aspetto debbano migliorare le proprie competenze”.

“Sport e studio- ha sottolineato il presidente della Fondazione Its Ict Academy, Fabrizio Rizzitelli- costituiscono una sinergia strategica che va ben oltre la sola attività fisica e l’impegno accademico. È un legame che incide profondamente sullo sviluppo personale e professionale di ogni persona, specialmente dei giovani. E ciò che rende veramente potente questa connessione è il modo in cui queste due sfere della vita insegnano valori essenziali come il rispetto, la lealtà e la responsabilità”.
“Lo sport- ha continuato- insegna a rispettare gli avversari, a lavorare in team e a onorare le regole del gioco. Lo studio, d’altra parte, insegna l’importanza della perseveranza, dell’onestà intellettuale e della curiosità”.
“Lo sport- ha poi tenuto a precisare Rizzitelli- non è solo una forma di esercizio fisico, ma un catalizzatore di valori fondamentali come disciplina, resilienza e teamwork. L’istruzione fornisce una base solida di conoscenze e competenze che supportano una carriera sostenibile nel tempo”.
Studi scientifici dimostrano che gli studenti coinvolti in attività sportive tendono ad avere migliori risultati a scuola. “L’attività fisica non solo migliora la salute generale- ha ricordato il presidente della Fondazione Its Ict Academy- ma stimola anche la concentrazione e la memoria, fondamentali per l’apprendimento”.
“Invito tutti noi- le parole di Fabrizio Rizitelli- a riflettere su come possiamo integrare meglio queste due componenti fondamentali della vita dei nostri giovani. Che sia attraverso programmi sportivi scolastici, borse di studio per studenti atleti o supporto accademico per squadre sportive, c’è sempre più da fare per garantire che ogni giovane abbia accesso all’opportunità di crescere sia come atleta che come studente”.
Una iniziativa, dunque, precisa e allo stesso tempo potente, proprio come una schiacciata in un campo di pallavolo. “Per arrivare a un determinato livello- ha detto rivolta ai moltissimi giovani che hanno gremito la sala dell’evento un’emozionata Michela Ciarrocchi, centrale della Roma Volley e testimonial del progetto- ho fatto tanti sacrifici. Studiare, in Italia, purtroppo non è ancora molto semplice se fai sport ad alti livelli. Credo fermamente che progetti di questo tipo aiutino invece ad andare avanti e a far capire che lo sport rappresenta un fattore in più, che ti permette di focalizzare le tue energie”.

“Fare squadra è importantissimo- ha ribadito- e se sei un’atleta devi mettere da parte l’io e focalizzare la prestazione su quella della squadra, lavorando insieme per raggiungere l’obiettivo comune. In questi due anni abbiamo avuto la fortuna di creare un gruppo meraviglioso e proprio l’unione ci ha permesso di ottenere risultati grandiosi, nonostante fossimo un gruppo molto giovane e nuovo: fare gruppo, fare squadra, ci ha permesso di battere avversarie molto più forti di noi”.
“Non potevamo che sposare un progetto simile- è intervenuto il direttore generale della Roma Volley, Roberto Mignemi- perchè, storicamente, nel nostro Dna c’è tutta la parte relativa all’attenzione al sociale e proprio alla formazione in generale.

Fare sport, infatti, vuol dire formare degli atleti: gli atleti non svolgono solo gli allenamenti e migliorano le prestazioni tecniche o fisiche, la vera differenza, poi, la fa la testa e quella è la parte più importante che va seguita, sia singolarmente che come gruppo”.
La direttrice sportiva della Roma Volley, Barbara Rossi, ha ribadito che “è davvero importantissima l’associazione tra il mondo sportivo e il mondo dell formazione, anche scolastico, ma anche il mondo del lavoro. Credo che queste tre realtà siano strettamente vicine e che abbiano molti aspetti simili, se non uguali. Ritengo davvero che lo sport porti esempi di disciplina, riconoscimento dell’abnegazione, forza di volontà e individuazione di obiettivi fondamentali nel nostro percorso di vita e lavorativi”.

“Il progetto- si è poi rivolto ai tanti ragazzi presenti in sala il responsabile della comunicazione del marketing della Roma Volley, Andrea Ceccarelli- ha l’ambizione di provare a farvi vivere esperienze nell’ambito anche organizzativo dello sport.
Infatti, la Uefa Cup, torneo di cinque giorni di livello europeo a cui prenderemo parte insieme a squadre francesi e spagnole, si giocherà al Palazzetto dello Sport di Roma, migliore scenario possibile per la pallavolo, e per la prima volta la squadra della Capitale si affaccerà a questo scenario continentale”.
“A tal proposito- ha concluso- abbiamo intenzione di coinvolgervi proprio a livello organizzativo, dalla fase della biglietteria a quella della comunicazione, dalla gestione della musica o del tabellone elettronico fino alla gestione della proiezione degli sponsor sui led grafici, tutte parte di uno scenario spettacolare che è di contorno allo sport ma che diventa poi davvero essenziale”.

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