Sono oltre 950 le nuove sostanze psicoattive monitorate a fine 2023 dall’Osservatorio Europeo sulle Droghe e le Tossicodipendenze, 26 delle quali segnalate in Europa per la prima volta. E’ quanto si legge in una nota dell’ISS.
La Relazione europea sulle Droghe presentata a inizio giugno evidenzia che il mercato offre una gamma diversificata di prodotti, in alcuni casi di grande potenza o purezza, con nuove forme, miscele e combinazioni che espongono a maggiori rischi per la salute, poiché l’esatta composizione di ciò che si sta assumendo spesso rimane sconosciuta, portando a un rischio aumentato di intossicazioni potenzialmente letali, spiega la nota.
A fare il punto, in occasione della Giornata mondiale contro l’abuso e il traffico illecito di droga il 26 giugno, sono gli esperti del Centro Doping e Dipendenze dell’Istituto Superiore di Sanità. Gli occhi sono puntati a livello europeo sui potenti oppiacei sintetici, la cui composizione può non essere nota ai consumatori e che talvolta vengono miscelati con medicinali e altre droghe: l’ecstasy adulterata con catinoni sintetici, i prodotti a base di cannabis adulterati con cannabinoidi sintetici. Se la cannabis si conferma, secondo la Relazione europea, al primo posto come sostanza d’abuso con circa 15 milioni di giovani (15-35 anni) che ne hanno dichiarato l’uso nel 2023, a sollevare preoccupazioni sono una gamma crescente di prodotti compresi quelli edibili e da svapo che hanno questa sostanza come base, e proprio l’adulterazione con i più potenti cannabinoidi sintetici.
Serve quindi contro le droghe un’azione comune e coordinata, continua la nota. L’Istituto Superiore di Sanità, con la direttrice facente funzioni del Centro nazionale Dipendenze e Doping, Simona Pichini, su indicazione del Dipartimento per le politiche antidroga presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri, per la giornata mondiale rappresenterà l’Italia in una delle sezioni della Global Coalition to Address Synthetic Drug Threats (Coalizione Globale per Affrontare le Minacce delle Droghe Sintetiche) riunita a Salonicco.
Un’occasione per condividere i risultati di un anno di lavoro (la Coalizione è stata infatti lanciata dagli Usa nel luglio 2023) e, per l’Italia, un evento in cui presentare a livello internazionale l’implementazione dei programmi di prevenzione e le ricerche innovative che da anni l’Iss conduce. Fin dagli anni 70-80, in risposta all’aumento del fenomeno delle tossicodipendenze e alla crescente preoccupazione per la salute pubblica l’Istituto inizia a sviluppare programmi specifici per lo studio e la prevenzione delle tossicodipendenze, prosegue la nota. Nel 1977 organizza il primo corso d’insegnamento per la Guardia di Finanza per il riconoscimento delle diverse sostanze di abuso nei sequestri, e tra il 1980-1983 con il progetto To.di. lancia la prima indagine epidemiologica italiana sul consumo di sostanze di abuso fra i giovani chiamati alla leva militare.
Nel corso dei successivi decenni l’Iss istituisce unità e gruppi di lavoro dedicati alla ricerca sugli effetti delle droghe e sulle strategie di intervento promuovendo iniziative per migliorare la raccolta dei dati epidemiologici e per sviluppare politiche di prevenzione basate su evidenze scientifiche, coinvolgendo le altre istituzioni nazionali e rinforzando il suo ruolo attraverso la partecipazione a progetti europei e internazionali. Con l’avvento del nuovo millennio e la comparsa delle Nuove Sostanze Psicoattive sotto la guida del Dipartimento per le Politiche Antidroga l’Italia si colloca nel network europeo del Sistema di Allerta Rapido diretto dall’Osservatorio Europeo sulle Droghe e le Tossicodipendenze di Lisbona, finalizzato ad individuare i fenomeni potenzialmente pericolosi per l’uomo correlati alla comparsa di queste nuove droghe, aggiunge la nota. Il continuo monitoraggio della diffusione di queste sostanze su territorio nazionale permette all’Istituto di sostenere il Ministero della Salute nel continuo aggiornamento della normativa italiana in materia di sostanze stupefacenti e psicotrope, rinforzando le azioni di prevenzione e controllo necessarie a indirizzare le politiche che si occupano di tutela della salute pubblica.
Nel marzo 2024, con il lancio del “Piano Nazionale di prevenzione contro l’uso improprio di fentanyl e di altri oppioidi sintetici” da parte del Dipartimento per le politiche antidroga presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri, si legge ancora nella nota. l’Iss è chiamato insieme ai Ministeri coinvolti e agli attori quotidianamente impegnati nelle attività di prevenzione e contrasto alla diffusione di sostanze illegali in Italia alla messa in atto delle attività di prevenzione, informazione e contrasto necessarie a intercettare e impedire l’accesso del fentanyl e di altri oppioidi sintetici in Italia.
“L’esperienza acquisita nella raccolta dei dati, nella condivisione delle informazioni e integrazione delle risorse per rispondere alle tendenze emergenti in materia di stupefacenti- sottolinea Simona Pichini- ha permesso all’Iss di co-presiedere e rappresentare l’Italia in uno dei gruppi di lavoro della Global Coalition to Address Synthetic Drug Threats, lanciata nel luglio 2023 dal Segretario di Stato americano Antony Blinken come modello di cooperazione internazionale essenziale per garantire la sicurezza globale dalla crescente minaccia rappresentata dalle droghe sintetiche, inclusi oppioidi sintetici come il fentanyl e i suoi analoghi”.