• Dom. Set 8th, 2024

SOLO 1 ITALIANO SU 10 SEGUE LA DIETA MEDITERRANEA

‘La dieta mediterranea è scientificamente avvalorata tra i migliori regimi alimentari perché costituisce una dieta varia, bilanciata, salutare, economica e vicina ai costumi degli italiani e alle tipicità regionali. Tutte caratteristiche che la rendono preziosa e fondamentale, nonché un modello per la prevenzione di varie patologie’.

Lo fa sapere in una nota la Fondazione Istituto Danone, che ha presentato, presso la Camera dei Deputati, il volume ‘Proteine nella dieta mediterranea’. “Oggi dovremmo mangiare per virtù e per scelta di salute quello che i nostri nonni mangiavano per necessità”: questa è la citazione del Professor Andrea Ghiselli, recentemente scomparso, grande esperto in scienza della nutrizione, che ha coordinato e contribuito con la sua opera alla stesura questo libro.

SOLO 1 ITALIANO SU 10 SEGUE LA DIETA MEDITERRANEA

Eppure- prosegue l’Istituto Fondazione Danone-, in Italia, solo una percentuale minoritaria della popolazione, il 13% (poco più di 1 italiano su 10), segue la dieta mediterranea, con forti spaccature a livello territoriale. Questo allontanamento dai principi della dieta mediterranea predispone all’aumento di problematiche come obesità, diabete e malattie cardiovascolari, sempre più presenti nei Paesi ad alto reddito, con evidenti rischi di aumento dei costi sui sistemi sanitari.

PROMUOVERE MODELLO ALIMENTARE ATTRAVERSO IL VOLUME ‘PROTEINE NELLA DIETA MEDITERRANEA’

È per questo motivo- spiegano dall’organizzazione- che promuovere e preservare la Dieta Mediterranea diventa oggi necessario, e Fondazione Istituto Danone, si pone in prima linea per favorirne la conoscenza e l’adesione fra la popolazione. Da oltre 30 anni, Fondazione Istituto Danone è, infatti, impegnata sul fronte scientifico nella costruzione di una cultura dell’alimentazione legata alla salute e della corretta informazione, in Italia e nel mondo.

AL VOLUME HA PARTECIPATO UN TEAM DI ESPERTI

Si inserisce nell’ambito di questo importante percorso la pubblicazione del volume ‘Proteine nella dieta mediterranea’, a cura del giornalista scientifico Federico Mereta, edito da Gribaudo e supervisionato da un team scientifico di esperti,- che sono intervenuti nel primo panel dell’evento alla Camera- quali il Professor Lorenzo Morelli, la Dottoressa Elisabetta Bernardi, il Professor Andrea Ghiselli, il Professor Maurizio Muscaritoli, il Dottor Michele Sculati e l’Ingegnere Assunta Filareto. Grazie a un linguaggio facilmente fruibile, il libro traduce in modo semplice e assimilabile il volume “Transizione Proteica” pubblicato da Fondazione Istituto Danone nella collana ITEMS dedicata agli specialisti presentato a marzo 2023.

LA DIETA MEDITERRANEA È VARIA, BILANCIATA E FLESSIBILE

Si tratta di un modello alimentare- precisano- in cui tutte le fonti di nutrienti trovano spazio. Il volume si concentra sul ruolo delle proteine che giocano un ruolo cruciale per l’organismo: hanno una funzione plastica; intervengono in numerosi e diversi processi, dal trasporto di molecole attraverso il circolo ematico alla trasmissione di segnali nervosi, sono enzimi e ci aiutano a difenderci dalle infezioni (gli anticorpi sono proteine). Solo in casi di necessità hanno funzione energetica. E ancora: Quando si parla di proteine si pensa soprattutto a carne, pesce, uova, legumi e prodotti lattiero-caseari. Eppure, questi preziosi macronutrienti sono anche nel grano e persino nelle verdure seppur in quota marginale. Poco meno del 30% di proteine che assumiamo deriva da cereali e derivati, circa il 27% da carne o pesce, il 21% da prodotti lattiero-caseari.

La Dieta mediterranea ha inoltre la peculiarità di favorire un corretto equilibrio tra quantità degli alimenti, densità energetica e sazietà, ed è quindi un valido aiuto in strategia dietetiche per prevenire l’obesità. ‘Proteine nella Dieta Mediterranea’- prosegue la Fondazione- approfondisce sia le maggiori evidenze scientifiche sull’impatto di salute della proteina sia le categorie di popolazione per le quali l’assunzione di questo nutriente merita particolare attenzione (ad esempio nell’anziano e in chi fa sport). “Proviamo a pensare quanto sia importante “mangiare informati”.

Il volume Proteine nella Dieta Mediterranea- precisano dalla Fondazione- si propone proprio questo: offrire, con un linguaggio accessibile a tutti, ma sulla scorta di una ferrea aderenza alle ricerche scientifiche più recenti, le basi della conoscenza per scelte alimentari che siano rispettose del mondo attorno a noi e soprattutto siano utili per mantenerci in salute, riducendo il rischio di carenze e di errori che, se ripetuti, potrebbero influenzare negativamente il metabolismo’, ha commentato Lorenzo Morelli, Presidente Scientifico Fondazione Istituto Danone, Professore Ordinario di Microbiologia. Direttore Dipartimento di Scienze e Tecnologie Alimentari per una Filiera agro-alimentare Sostenibile- che aggiunge: “L’intento di questa importante iniziativa è provare a far riscoprire uno stile alimentare, quello mediterraneo, che ha valori chiari sia per il benessere e la prevenzione di malattie per il singolo che per il pianeta’.

Prosegue Morelli: ‘Dobbiamo, e dovremo sempre di più in futuro, ragionare in termini di varietà delle scelte come messaggio centrale per conciliare le esigenze della nostra salute con quelle dell’ambiente in cui viviamo”. Riflessioni che ispirano da sempre l’azione di Fondazione Istituto Danone che, in occasione dell’evento odierno, moderato dal giornalista e curatore Federico Mereta per il panel scientifico e dal giornalista e gastronomo Paolo Massobrio, per il panel istituzionale intende promuovere un’alleanza concreta tra il mondo scientifico e istituzionale a beneficio della collettività, assicurando la giusta conoscenza e valorizzazione della dieta mediterranea, intesa come strumento di slancio per il Paese dal punto di vista economico, sociale e della salute. 

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