Governi, donatori, istituzioni multilaterali e partner hanno annunciato nuovi importanti impegni politici, programmatici e finanziari, tra cui quasi 600 milioni di dollari di nuovi finanziamenti, per eliminare il cancro della cervice uterina.
Se queste ambizioni di espandere la copertura vaccinale e rafforzare i programmi di screening e trattamento saranno pienamente realizzate, il mondo potrebbe eliminare un cancro per la prima volta.
Questi impegni sono stati assunti in occasione del primo Forum globale per l’eliminazione del cancro della cervice uterina (Global Cervical Cancer Elimination Forum: Advancing the Call to Action) a Cartagena de Indias, in Colombia, per dare un impulso a livello nazionale e globale all’eliminazione di questa malattia prevenibile. Ogni due minuti, una donna muore di cancro della cervice uterina, sebbene esistano già le conoscenze e gli strumenti per prevenire e persino eliminare questa malattia. La vaccinazione contro il papillomavirus umano (HPV) – la principale causa di cancro della cervice uterina – può prevenire la stragrande maggioranza dei casi e, combinata con lo screening e il trattamento, fornisce un percorso verso l’eliminazione. Il cancro della cervice uterina è il quarto tumore più comune nelle donne di tutto il mondo e continua a colpire in modo sproporzionato le donne e le loro famiglie nei Paesi a basso e medio reddito (LMIC).
Con un cambiamento importante, la raccomandazione globale dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) del 2022 per la somministrazione di una dose di vaccino contro l’HPV, ha ridotto in modo significativo le barriere all’espansione dei programmi di vaccinazione. La raccomandazione è stata rafforzata da una raccomandazione simile nella regione delle Americhe nel 2023. L’Ufficio Regionale dell’OMS per l’Africa ha appena seguito l’esempio con la propria raccomandazione per i Paesi della regione di adottare il programma di vaccinazione a dose singola. Ad oggi, 37 Paesi hanno segnalato il passaggio o l’intenzione di passare al regime monodose.
Gli impegni annunciati al Forum segnano un momento cruciale per accelerare i progressi rispetto alla promessa fatta nel 2020, quando 194 Paesi hanno adottato la strategia globale dell’OMS per eliminare il cancro della cervice uterina. “Abbiamo le conoscenze e gli strumenti per eliminare il cancro della cervice uterina, ma i programmi di vaccinazione, screening e trattamento non raggiungono ancora la portata necessaria- ha dichiarato Tedros Adhanom Ghebreyesus, direttore generale dell’Oms- Questo primo forum globale è un’importante opportunità per i governi e i partner di investire nella strategia globale per la sua eliminazione e di affrontare le disuguaglianze che negano alle donne e alle ragazze l’accesso agli strumenti salvavita di cui hanno bisogno”.
I quasi 600 milioni di dollari di nuovi finanziamenti comprendono 180 milioni di dollari della Fondazione Bill & Melinda Gates, 10 milioni di dollari dell’UNICEF e 400 milioni di dollari della Banca Mondiale. “Per la prima volta, la fine di un’intera categoria di tumori è in vista. Con gli strumenti necessari a nostra disposizione, l’impegno e la volontà politica sono i prossimi passi fondamentali per un futuro libero dal cancro della cervice uterina per le generazioni a venire. L’UNICEF è impegnato a raggiungere l’obiettivo globale condiviso di proteggere la vita di 86 milioni di ragazze entro il prossimo anno e si impegna a stanziare 10 milioni di dollari per sostenere 21 Paesi nella vaccinazione delle ragazze contro l’HPV, in aggiunta agli impegni già assunti per questa causa importante e urgente.
L’impatto di questi nuovi fondi sarà amplificato grazie all’approccio multisettoriale dell’UNICEF che sfrutta al meglio le nostre piattaforme scolastiche e comunitarie e le partnership con le organizzazioni per i diritti delle ragazze e delle donne per garantire il successo nella generazione della domanda”, ha dichiarato Helga Fogstad, Direttrice per la salute dell’UNICEF.
Le sfide nel percorso verso l’eliminazione sono molte. A causa dei limiti di approvvigionamento, delle difficoltà di consegna e della pandemia da COVID-19, nel 2022 è stata vaccinata solo un’adolescente su cinque. Sebbene esistano strumenti per lo screening e il trattamento efficaci dal punto di vista dei costi e basati sui dati, in molti Paesi a basso e medio reddito meno del 5% delle donne viene sottoposto a screening per il cancro della cervice uterina. I vincoli del sistema sanitario, i costi, i problemi logistici e la mancanza di volontà politica sono ostacoli all’attuazione di programmi completi per la prevenzione e il trattamento del cancro del collo dell’utero.
Queste barriere hanno portato a una profonda iniquità: dei 348.000 decessi per cancro della cervice stimati nel 2022, oltre il 90% si è verificato nei Paesi a basso e medio reddito. Se i governi e i partner si impegnano con urgenza nell’agenda globale, è possibile invertire la tendenza e impedire che i decessi annuali salgano a 410.000 entro il 2030, come attualmente stimato. Questo importante forum è co-sponsorizzato dai Governi della Colombia e della Spagna in collaborazione con l’Organizzazione Panamericana della Sanità (PAHO), l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), l’UNICEF, la Fondazione Bill & Melinda Gates, Unitaid, il Fondo di finanziamento globale per donne, bambini e adolescenti (GFF), Gavi – l’Alleanza per i vaccini, l’Agenzia degli Stati Uniti per lo Sviluppo Internazionale (USAID) e la Banca Mondiale.