• Mer. Dic 18th, 2024

In Svizzera si osserva una grave penuria di vaccini antirabbici. Per garantire che le scorte obbligatorie disponibili siano sufficienti, il loro uso viene severamente limitato.

Fino a febbraio 2026 i vaccini antirabbici provenienti dalle scorte obbligatorie saranno distribuiti solo per due indicazioni vitali, sostanzialmente per le persone esposte in ambito professionale e quelle morse da un animale; nei prossimi due anni non saranno dunque disponibili per chi si fa vaccinare prima di un viaggio all’estero.

In Svizzera ci sono due fornitori di vaccini antirabbici, entrambi hanno dovuto attingere alle scorte obbligatorie dalla fine del 2023. L’approvvigionamento di questi vaccini conosce un rallentamento e si constata una penuria a livello mondiale. Le scorte obbligatorie dovranno bastare fino a nuovo ordine. Il settore Agenti terapeutici dell’Approvvigionamento economico del Paese (AEP) ha quindi deciso di porre delle condizioni.

L’ordinanza concernente la liberazione di scorte obbligatorie di vaccini della medicina umana è stata modificata ed entra in vigore il 26 febbraio 2024, per due anni. Il vaccino antirabbico prelevato dalle scorte obbligatorie può quindi essere utilizzato solo in due casi: a scopo di profilassi professionale (ad esempio nella medicina veterinaria e nella cura degli animali) e per il trattamento successivo a morsi di animali. Quest’ultima è la modalità di contagio più comune, ma anche la saliva degli animali può essere infettiva, attraverso lesioni cutanee superficiali.

Scorte obbligatorie non destinate a chi viaggia all’estero

In una normale situazione di approvvigionamento, gran parte dei vaccini antirabbici viene utilizzata per chi si fa vaccinare in vista di un viaggio all’estero. In caso di grave penuria, tuttavia, la cosiddetta “medicina di viaggio” non può attingere alle scorte obbligatorie, questo per garantire la disponibilità di vaccini necessari per le due indicazioni vitali.

La vaccinazione antirabbica preventiva è consigliata per alcuni Paesi ad alto rischio, ma non è obbligatoria. È consigliabile a seconda del Paese, della durata e del tipo di viaggio in regioni remote. Queste vaccinazioni rimangono possibili con prodotti non prelevati dalle scorte obbligatorie.

I vaccini vengono prelevati dalle scorte obbligatorie in piccole quantità. In questo modo si garantisce che vengano utilizzati esclusivamente per indicazioni vitali. I detentori delle scorte sono tenuti a registrare e comunicare ogni settimana i livelli delle scorte all’AEP. Non appena le scorte obbligatorie vengono immesse sul mercato, i medici cantonali informano il corpo medico che l’utilizzo è limitato. La situazione dell’approvvigionamento dovrebbe tornare alla normalità tra circa due anni.

Il vaccino antirabbico contiene il virus inattivato e viene effettuata sia per il trattamento preventivo che profilattico dopo esposizione. Trattamento preventivo: due iniezioni ad un mese di intervallo, per via sottocutanea profonda o per via intramuscolare ed una terza dose ad un anno.

Fino a febbraio 2026 i vaccini antirabbici provenienti dalle scorte obbligatorie saranno distribuiti solo per due indicazioni vitali, sostanzialmente per le persone esposte in ambito professionale e quelle morse da un animale; nei prossimi due anni non saranno dunque disponibili per chi si fa vaccinare prima di un viaggio all’estero.

In Svizzera ci sono due fornitori di vaccini antirabbici, entrambi hanno dovuto attingere alle scorte obbligatorie dalla fine del 2023. L’approvvigionamento di questi vaccini conosce un rallentamento e si constata una penuria a livello mondiale. Le scorte obbligatorie dovranno bastare fino a nuovo ordine. Il settore Agenti terapeutici dell’Approvvigionamento economico del Paese (AEP) ha quindi deciso di porre delle condizioni.

L’ordinanza concernente la liberazione di scorte obbligatorie di vaccini della medicina umana è stata modificata ed entra in vigore il 26 febbraio 2024, per due anni. Il vaccino antirabbico prelevato dalle scorte obbligatorie può quindi essere utilizzato solo in due casi: a scopo di profilassi professionale (ad esempio nella medicina veterinaria e nella cura degli animali) e per il trattamento successivo a morsi di animali. Quest’ultima è la modalità di contagio più comune, ma anche la saliva degli animali può essere infettiva, attraverso lesioni cutanee superficiali.

Scorte obbligatorie non destinate a chi viaggia all’estero

In una normale situazione di approvvigionamento, gran parte dei vaccini antirabbici viene utilizzata per chi si fa vaccinare in vista di un viaggio all’estero. In caso di grave penuria, tuttavia, la cosiddetta “medicina di viaggio” non può attingere alle scorte obbligatorie, questo per garantire la disponibilità di vaccini necessari per le due indicazioni vitali.

La vaccinazione antirabbica preventiva è consigliata per alcuni Paesi ad alto rischio, ma non è obbligatoria. È consigliabile a seconda del Paese, della durata e del tipo di viaggio in regioni remote. Queste vaccinazioni rimangono possibili con prodotti non prelevati dalle scorte obbligatorie.

I vaccini vengono prelevati dalle scorte obbligatorie in piccole quantità. In questo modo si garantisce che vengano utilizzati esclusivamente per indicazioni vitali. I detentori delle scorte sono tenuti a registrare e comunicare ogni settimana i livelli delle scorte all’AEP. Non appena le scorte obbligatorie vengono immesse sul mercato, i medici cantonali informano il corpo medico che l’utilizzo è limitato. La situazione dell’approvvigionamento dovrebbe tornare alla normalità tra circa due anni.

Il vaccino antirabbico contiene il virus inattivato e viene effettuata sia per il trattamento preventivo che profilattico dopo esposizione. Trattamento preventivo: due iniezioni ad un mese di intervallo, per via sottocutanea profonda o per via intramuscolare ed una terza dose ad un anno.

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