<La condizione dei 50 mila medici specializzandi nel nostro paese è insostenibile. Molti vengono pagati meno di cinque euro l’ora per prendersi cura delle vite dei pazienti in ospedale, così come recenti inchieste hanno evidenziato> così Pina Onotri, Segretario Generale del SMI.
<Gli specializzandi in formazione dal terzo al quinto anno (nelle varie branche mediche), potrebbero, invece, essere assunti negli ospedali per sopperire alle carenze di medici ospedalieri, rafforzando, innanzitutto i Pronto Soccorso, i dipartimenti di Emergenza- Urgenza, in grande sofferenza per la mancanza di personale medico e le specializzazioni ospedaliere a più alta intensità di lavoro. Percepiscono, invece, una borsa universitaria di circa 1.650 euro lordi al mese , compensi molto più bassi percepiti dai colleghi in Europa, vivendo una grande precarietà del lavoro e una condizione di sfruttamento>.
<Negli ospedali italiani si assiste alla desertificazione di alcuni reparti o servizi in favore di altri, tuttavia, nonostante i notevoli disagi a cui assistiamo ogni giorno, la soluzione percorsa in questi mesi è stata quella delle borse di studio. Ovvero spendere di più ma, non meglio. Unitamente a prevedere la possibilità per i dirigenti medici, sanitari e i docenti universitari di medicina, di andare in pensione a 72 anni su base volontaria ma rinunciando all’attuale ruolo apicale. Sono queste risposte sbagliate che non affrontano la questione in modo strutturale> .
<Dal 2018 il decreto Calabria permette ai medici di essere assunti dal Sistema Sanitario Nazionale a partire dal terzo anno di specializzazione, ma questo non succede. Forse il diniego alle assunzioni dei medici specializzandi è motivato dal fatto che alcuni enti si vedrebbero sottrarre manodopera a basso costo per i reparti>.
<Chiediamo, per queste ragioni, al Governo d’intervenire con misure urgenti per sostenere l’assunzione in tutto il paese di medici specializzandi in formazione presso le aziende e gli enti del Servizio Sanitario Nazionale tenuto conto della grave carenza di medici ospedalieri in tutto il Paese>.