Ha preso il via, con due eventi che si sono tenuti nelle scorse settimane, il programma C4D-Italia, il primo studio pilota italiano del progetto europeo C4D – Care for diabetes (https://c4djointaction.eu/), una Joint Action finanziata dalla Comunità Europea, finalizzata a promuovere la migliore gestione del diabete di tipo 2 e delle sue complicanze attraverso l’adozione di corretti stili di vita soprattutto in relazione a nutrizione, esercizio fisico, stress e qualità del sonno.
Lo Studio, che coinvolge 13 paesi europei, ha come capofila in Italia l’Istituto Superiore di Sanità (ISS; coordinamento Dott.ssa Claudia Giacomozzi, Dipartimento di Malattie Cardiovascolari, Endocrino-Metaboliche e Invecchiamento), che ha sviluppato anche la piattaforma digitale che permette di interagire con i partecipanti, e vede la partecipazione di tre centri clinici specialistici: la ASL Roma 2 (ASLROMA2), Il Policlinico Gemelli (FPG) e l’Azienda Ospedaliero-Universitaria Pisana (AOUP), tutti e tre punti di riferimento per il diabete e le sue complicanze, soprattutto quelle a carico degli arti inferiori. Il progetto si propone di indurre comportamenti salutari nei pazienti attraverso il recupero di una igiene di vita auspicabilmente in grado di ridurre le conseguenze patologiche dell’insulino-resistenza, alla base del diabete di tipo 2; le strategie e la metodologia del progetto si basano su una esperienza analoga (Best Practice “ReverseDiabetes2Now”, https://health.ec.europa.eu/system/files/2021-07/ev_20210630_co05_en_0.pdf) sviluppata e validata con successo in Olanda da un gruppo di ricercatori e clinici, i quali hanno dimostrato l’efficacia di questo approccio in un numero significativo di pazienti, con riduzione del peso corporeo, del consumo dei farmaci e del miglioramento di tutti gli indici metabolici. La novità dell’approccio si basa sulla possibilità – accanto agli interventi pedagogici e di supporto (anche tecnologico) effettuati da medici (diabetologi, nutrizionisti, psicoterapeuti), podologi, chinesiologi, esperti di tecnologie informatiche – di disporre di una piattaforma digitale, interamente progettata e sviluppata presso l’ISS, che crea un ambiente interattivo in cui i pazienti possono trovare informazioni, contenuti e supporto specialistico durante tutto il corso del programma, che prevede 6 mesi di intervento e 6 mesi di follow up (https://c4d.iss.it).
All’avvio di questo primo ciclo dello studio pilota, avvenuto il 15 gennaio 2024, erano arruolati 25 partecipanti; ulteriori 40 partecipanti costituiranno invece il gruppo previsto per il secondo ciclo dello studio pilota, che si avvierà ad ottobre 2024.
Durante gli incontri formativi in presenza, i partecipanti hanno “vissuto” una vera e propria esperienza di vita, insieme al personale specialistico del progetto, affrontando e sviluppando tutti gli aspetti più rilevanti della condizione diabetica, e manifestando un grande interesse e soddisfazione per l’esperienza e la proposta del programma C4D-Italia, giudicata da tutti motivante e particolarmente ben accetta.
Insieme alla Dott.ssa Giacomozzi (ISS), hanno partecipato agli eventi tutti i membri del Team Multidisciplinare del programma C4D-Italia, che hanno contribuito alla preparazione dei materiali formativi e che interagiranno con i partecipanti attraverso la piattaforma digitale: Dott.ssa Marta Barbalace e Dott. Marco Mancuso per l’ISS; Dott.ssa Elisabetta Iacopi, Dott. Francesco Giangreco e Alberto Piaggesi per l’AOUP; Dott. Angelo Emilio Claro, Sara Monte, Federica Conenna, Dario Pitocco (FPG); Dott.ssa Rosa Asprino e Dott Rocco Bulzomì per la ASLROMA2.