IT   EN

Ultimi tweet

Vaccino, benefici limitati in eta' pediatrica. Priorita' agli adulti

Mancanza di dati di lungo periodo; possibili effetti avversi tra cui si annoverano miocarditi; disponibilità di dati relativi a uno solo dei vaccini attualmente disponibili. Un ulteriore problema, di natura etica, è relativo all'utilizzo di scorte di vaccini per i bambini, che in generale rischiano meno di contrarre il virus e di sviluppare sintomi gravi, togliendo così dosi alle fasce ad alto rischio.

Sono alcune delle osservazioni che un gruppo di ricercatori europei e israeliani ha raccolto in una ricerca relativa alle vaccinazioni contro il Covid-19 in età pediatrica. Lo studio, intitolato 'SARS-CoV-2 vaccination in children and adolescents - A joint statement of the European academy of paediatrics and the European confederation for primary care paediatricians' è stato pubblicato su 'Frontiers in pediatrics' e, proprio partendo da queste osservazioni, offre indicazioni alle istituzioni pubbliche, nazionali e internazionali, e alle Società scientifiche di ambito pediatrico. Al momento, constatano inoltre gli autori dello studio, i caregiver dei bambini e degli adolescenti esprimono forte propensione a vaccinare i più piccoli, tuttavia esiste la possibilità che questa propensione diminuisca qualora il rischio legato al virus si abbassi.

In molti Paesi europei, dove altre vaccinazioni sono obbligatorie, è in corso un ampio dibattito relativo all'obbligo vaccinale anche contro il Covid-19. Esistono infatti evidenze, ricordano i ricercatori, relative a una maggior efficacia di campagne di sensibilizzazione lasciando i vaccini su base volontaria. In conclusione, lo European Center for Disease Prevention and Control ha stabilito che, dati i benefici limitati della vaccinazione in età pediatrica, è necessaria una attenta valutazione della situazione epidemiologica e che bisogna dare priorità ad altre fasce di età, adulte, nella somministrazione delle dosi disponibili. D'altro canto, si legge ancora nella ricerca, i benefici della vaccinazione in età pediatrica sono diversi. Essa protegge i bambini dal rischio di sviluppare la sindrome infiammatoria multisistemica, previene la comparsa di sintomi anche a 4 mesi dalla guarigione (un effetto di lunga durata per il quale ci sono ancora pochi dati, sia per gli adulti che per l'età pediatrica).

Inoltre, sebbene i bambini non contribuiscano in modo significativo alla trasmissione del virus, vaccinarli significa favorire il raggiungimento dell'immunità di gregge, tenendo conto del fatto che esiste una fascia di adulti che per ragioni di salute non potranno essere vaccinati. La vaccinazione dei bambini e dei ragazzi garantisce il loro rientro a scuola in modo stabile e la ripresa delle attività di cura e prevenzione. Per tutte queste ragioni, la European Academy of Paediatrics (EAP) e la European Confederation for Primary Care Paediatricians (ECPCP) ritengono sia necessario chiarire il futuro delle vaccinazioni in età pediatrica a diversi livelli, istituzionale, medico, etico.

Informazioni:
 
Aggiornamenti gratis nel canale Telegram: t.me/salutedomani

Commenta questo articolo:

*
Il tuo indirizzo email non sarà visibile agli altri utenti.
Il commento sarà pubblicato solo previa approvazione del webmaster.