VACCINAZIONE, LA SECONDA DOSE RESTA ASTRAZENECA
"Al momento si procedera' anche con la seconda dose di AstraZeneca a chi lo ha gia' ricevuto". A riferirlo e' Franco Locatelli, presidente del Consiglio superiore di sanita', nella conferenza stampa Aifa-ministero della Salute sulla decisione di restringere l'uso del vaccino di Oxford agli under 60.
"I Comitati di farmacovigilanza e vaccinosorveglianza, sia di Ema che di Aifa- spiega ancora Locatelli- hanno valutato nuovi dati che sono stati resi disponibili per quanto riguarda lo sviluppo di fenomeni trombotici e tromboembolici. Nella valutazione fatta dal Prac, il meccanismo che sottende a queste complicanze non e' ad oggi chiarito, ci sono ipotesi che fanno pensare a reazioni del sistema immunitario che predisporrebbe a questi fenomeni, che comunque sono pero' molto rari. Gli eventi che si sono manifestati sono stati superiori all'atteso sotto i 60 anni ma inferiori sopra i 60 anni.
La maggior parte di questi eventi trombotici si sono osservati in soggetti di sesso femminile, sotto i 60 anni, anche se come ha dichiarato l'Ema non ci sono fattori di rischio identificati. La maggioranza di questi eventi si e' avuta dopo 14 giorni dalla somministrazione del vaccino e solo dopo la prima somministrazione. Tuttavia il numero di seconde dosi somministrate e' troppo limitato per trarre conclusioni definitive. E questo e' spiegabile perche' l'intervallo che passa tra la prima e la seconda somministrazione e' consistente. Alla luce di questo si e' portati ad aprire in tutti i Paesi dell'Unione Europea alla raccomandazione dell'uso preferenziale sotto una certa eta'.
E' ancora in corso il confronto tra i vari ministri della Salute europei e il confronto tra le Regioni con il ministro Roberto Speranza per arrivare a una soluzione condivisa. La posizione decisa dal ministro, che ha coinvolto me e altre figure, e' quella di raccomandare il vaccino di Oxford sopra i 60 anni". Per quanto riguarda il fatto che fino a diverse settimane fa AstraZeneca era raccomandato solo sotto i 55 anni e poi fino ai 65, Locatelli spiega che "non c'erano elementi di tossicita'. E' emerso invece, nel corso dei dati sulle somministrazioni, che l'efficacia e la validita' sopra i 65 anni sono buone. I vantaggi che arrivano dalla vaccinazione superano di gran lunga i potenziali rischi, comunque molto rari, e rispetto ai quali ora e' stata formulata questa raccomandazione".