SCUOLA E CORONAVIRUS, VIA LIBERA A PROTOCOLLO SICUREZZA. RIPRESA SETTEMBRE. TUTTE LE MISURE SU MASCHERINE, INGRESSI, PULIZIA
"Al ministero abbiamo appena dato il via libera al Protocollo di sicurezza per la ripresa di settembre. Un accordo importante che contiene le misure da adottare per garantire la tutela della salute di studentesse, studenti e personale, ma anche impegni che guardano al futuro e al miglioramento della scuola come il contrasto delle classi cosiddette 'pollaio', una battaglia che porto avanti da tempo e che rappresenta per me una priorita'.
Ringrazio le organizzazioni sindacali e quanti nel ministero si sono impegnati per questo risultato molto atteso dalle scuole. Si tratta di regole chiare che danno certezze a dirigenti scolastici, personale, famiglie, alle ragazze e ai ragazzi che si apprestano a tornare nelle aule".
Lo scrive su Facebook il ministro dell'Istruzione, Lucia Azzolina. "Ritengo particolarmente importante l'help desk che sara' attivato a supporto delle scuole: e' la dimostrazione che non vogliamo lasciarle sole. Che saremo al loro fianco in ogni momento supportandole in caso di difficolta', cosi' come abbiamo gia' fatto durante gli esami di Stato- prosegue Azzolina- Come Governo avevamo promesso di trovare le risorse per la ripresa e lo abbiamo fatto: abbiamo 2,9 miliardi e stiamo mettendo anche fondi per consentire agli enti locali di affittare spazi per le lezioni. Non era un risultato facile, ma lo abbiamo ottenuto".
Obbligo di rimanere a casa in presenza di temperatura oltre i 37,5 gradi o altri sintomi influenzali e di chiamare il proprio medico di famiglia e l'autorita' sanitaria. E' questa una delle misure contenute nel Protocollo per la ripresa di settembre firmato dal ministero dell'Istruzione e dai sindacati. Nel testo viene sottolineato anche il divieto di permanere nei locali scolastici nel caso in cui, anche successivamente all'ingresso, sussistano le condizioni di pericolo (ad esempio sintomi simil-influenzali, temperatura che sale oltre 37,5 gradi) stabilite dalle Autorita' sanitarie competenti. Viene inoltre ribadito l'obbligo di rispettare le disposizioni di sicurezza, come il distanziamento fisico di un metro e le regole di igiene.
Nelle scuole sara' necessario assicurare la pulizia giornaliera e l'igienizzazione periodica di tutti gli ambienti, predisponendo un cronoprogramma ben definito. Qualora le attivita' didattiche si svolgano in locali esterni all'Istituto scolastico, gli Enti locali e/o i proprietari dei locali dovranno certificarne l'idoneita', in termini di sicurezza e, con specifica convenzione, dovranno essere definite le responsabilita' delle pulizie e della sorveglianza di detti locali e dei piani di sicurezza.
ingressi e uscite saranno differenziati. Le istituzioni scolastiche comunicheranno a insegnanti, studenti, personale scolastico e a chiunque debba entrare nell'istituto le regole da rispettare per evitare assembramenti con un'opportuna segnaletica e con una campagna di informazione. Sara' limitato l'accesso a visitatori ed esterni. L'eventuale ingresso del personale e degli studenti gia' risultati positivi all'infezione da COVID-19 deve essere preceduto da una preventiva comunicazione con la certificazione medica da cui risulti la "avvenuta negativizzazione" del tampone secondo le modalita' previste e rilasciata dal Dipartimento di prevenzione territoriale di competenza.
Sara' obbligatorio per chiunque entri negli ambienti scolastici, adottare precauzioni igieniche e utilizzare le mascherine. Il Comitato Tecnico Scientifico per l'emergenza (CTS) si esprimera' nell'ultima settimana di agosto sull'obbligo di utilizzo di mascherina da parte degli studenti con eta' superiore a 6 anni. Per chi ha meno di 6 anni e' gia' previsto che non si debba utilizzarla.
Sulla base di un'apposita convenzione tra ministero dell'Istruzione e Consiglio Nazionale Ordine Psicologi saranno promosse attivita' di sostegno psicologico per fare fronte a situazioni di insicurezza, stress, timore di contagio, difficolta' di concentrazione, situazione di isolamento vissuta.
"Si e' da poco concluso l'incontro fra Ministero dell'Istruzione e Sindacati che ha visto la sottoscrizione del protocollo d'intesa per contribuire a garantire l'avvio dell'anno scolastico a settembre nel rispetto delle regole di sicurezza. Flc Cgil, Cisl Scuola, Uil Scuola, Snals Confsal esprimono la loro soddisfazione per i risultati raggiunti". Lo comunicano in una nota congiunta i sindacati. "Il Protocollo Nazionale della Sicurezza- continua il comunicato- rappresenta un passaggio importante che i dirigenti scolastici e le scuole attendono per organizzare la ripresa delle attivita' in presenza, obiettivo per il quale i sindacati si sono impegnati a fondo conducendo col Ministero un confronto serrato e complesso.
Con la firma di oggi si porta a compimento un impegno assunto esplicitamente gia' in occasione della firma del protocollo riguardante lo svolgimento degli esami di stato: le scuole possono ora disporre di un chiaro punto di riferimento su tutti i temi gia' portati all'attenzione del Cts, il che costituisce un concreto supporto al lavoro in atto per definire le necessarie modalita' organizzative. Tra i punti "piu' significativi" dell'intesa raggiunta fra Sindacati e Ministero: - La valorizzazione delle relazioni sindacali ad ogni livello, anche di Scuola. È il modello partecipativo che, anche nella gestione dell'emergenza coronavirus, si e' rivelato fattore decisivo di efficacia e coesione. - L'istituzione di tavoli regionali permanenti presso ogni Ufficio Scolastico Regionale (impegno importante non previsto nella bozza inziale) con la presenza anche degli Enti Locali - L'impegno del Mi inoltre a fornire supporto e assistenza alle scuole per ogni necessita' legata all'attuazione del protocollo e ad attivare la collaborazione con il Ministero della Salute, la previsione di test diagnostici per tutto il personale, test che saranno volontari, gratuiti ed effettuati non a Scuola ma presso strutture di medicina di base.
Di "grande rilevanza", continuano i sindacati, la dichiarazione programmatica con la quale il Mi si impegna a: - Impedire che la rimodulazione dell'unita' oraria da parte delle scuole si traduca in una diminuzione del diritto all'istruzione come conseguenza di una diminuzione complessiva del tempo scuola. - Avviare entro l'inizio del prossimo anno scolastico la contrattazione nazionale presso il Mi per regolare gli aspetti legati a un'eventuale necessita' di ricorso alla DAD e il lavoro agile svolto da parte del personale Ata. - Superare entro l'inizio delle lezioni tutti i vincoli normativi che ostacolano la sostituzione del personale docente e Ata assente da parte delle scuole al fine di evitare lo smembramento delle classi e l'insufficiente vigilanza degli spazi. - Procedere all'approfondimento del fenomeno relativo al 'personale in condizioni di fragilita''. - Investire risorse aggiuntive sugli organici al fine di evitare la formazione delle cosiddette "classi pollaio". - Incrementare le risorse del MOF. - Garantire, in sede di reclutamento, la necessaria continuita' con particolare attenzione all'insegnamento di sostegno. "Si tratta di impegni importanti- conclude la nota- che costituiscono la precondizione per la ripartenza delle attivita' scolastiche, garantendo la maggiore sicurezza possibile a 8 milioni di studenti e oltre 1 milione di lavoratori tra docenti, dirigenti e Ata.
Ora e' necessario che la traduzione di questi impegni avvenga in tempi brevi attraverso un provvedimento normativo specifico sulla scuola, assumendone la complessita' e riconoscendone la funzione fondamentale svolta a garanzia del diritto allo studio sancito dalla Costituzione".
"Le scuole riapriranno e riapriranno tutte. Il nostro obiettivo e' che riaprano in piena sicurezza". Lo dice il ministro della Salute, Roberto Speranza, nell'informativa al Senato sul contenuto dei provvedimenti di attuazione delle misure di contenimento del COVID-19.