Novita' rimborsi per gli alimenti senza glutine
Ai soggetti affetti da celiachia, compresa la variante della dermatite erpetiforme, e' riconosciuto il diritto all'erogazione gratuita degli alimenti con dicitura «senza glutine, specificatamente formulati per celiaci» o «senza glutine, specificatamente formulati per persone intolleranti al glutine», ai sensi dell'art. 1 del decreto ministeriale 17 maggio 2016.
E' quanto decreta il Ministero della Salute, come riportato in Gazzetta Ufficiale.
Visto il decreto legislativo 27 gennaio 1992, n. 111, di attuazione
della direttiva 89/398/CEE, concernente i prodotti alimentari
destinati ad una alimentazione particolare, per quanto previsto
dall'art. 7 sulla commercializzazione dei prodotti;
Visto il decreto ministeriale 8 giugno 2001 sull'assistenza
sanitaria integrativa relativa ai prodotti destinati ad una
alimentazione particolare;
Vista la legge 4 luglio 2005, n. 123 recante «Norme per la
protezione dei soggetti malati di celiachia»;
Visto il decreto ministeriale 4 maggio 2006 sui limiti massimi di
spesa per l'erogazione dei prodotti senza glutine, di cui all'art. 4,
commi 1 e 2, della legge 4 luglio 2005, n. 123, recante «Norme per
la protezione dei soggetti malati di celiachia», in particolare l'art. 3
sui tetti di spesa;
Visto il regolamento (UE) 1155/2013 che modifica il regolamento
(UE) 1169/2011 del Parlamento europeo e del Consiglio relativo alla
fornitura di informazioni sugli alimenti ai consumatori per quanto
riguarda le informazioni sull'assenza di glutine o sulla sua presenza
in misura ridotta negli alimenti;
Visto il regolamento (UE) 828/2014 relativo alle prescrizioni
riguardanti l'informazione dei consumatori sull'assenza di glutine o
sulla sua presenza in misura ridotta negli alimenti;
Visto il decreto ministeriale 17 maggio 2016 sulla assistenza
sanitaria integrativa per i prodotti inclusi nel campo di
applicazione del regolamento (UE) 609/2013 e per i prodotti
alimentari destinati ai celiaci e modifiche al decreto 8 giugno 2001;
Visto il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 12
gennaio 2017 sulla definizione e aggiornamento dei livelli essenziali
di assistenza, di cui all'art. 1, comma 7, del decreto legislativo 30
dicembre 1992, n. 502, in particolare l'art. 14;
Considerato che e' opportuno rendere uniformi le modalita' di
erogazione degli alimenti senza glutine specificamente formulati per
celiaci al fine di garantire i livelli essenziali di assistenza su
tutto il territorio nazionale e di contenere i costi per il Servizio
sanitario nazionale;
Considerato che il celiaco deve seguire una dieta varia ed
equilibrata con un apporto energetico giornaliero da carboidrati
stimabile in almeno il 55%, che deve derivare anche da alimenti
naturalmente privi di glutine provenienti da riso, mais, patate e
legumi come fonte di carboidrati complessi, per cui la quota da
soddisfare con alimenti senza glutine di base (pane, pasta e farina)
e' stimabile nel 35% dell'apporto energetico totale;
Ritenuto di revisionare le categorie di alimenti senza glutine
incluse nel registro nazionale di cui all'art. 7 del decreto
ministeriale 8 giugno 2001 per mantenervi, ai fini dell'erogabilita',
solo quelle relative ai sostituti degli alimenti caratterizzati
tradizionalmente dalla presenza di cereali contenenti glutine, alla
luce della possibilita' intervenuta per gli alimenti destinati al
consumo generale di riportare la dicitura «senza glutine», come
informazione accessoria, quando composti da ingredienti
naturalmente
privi di glutine;
Rivalutati i limiti massimi di spesa, distinti per sesso e per
fasce di eta', secondo i fabbisogni energetici totali definiti dai
Livelli di assunzione di riferimento di nutrienti ed energia (LARN)
2014 al secondo livello di attivita' fisica incrementati del 30% per
tener conto di particolari esigenze nutrizionali, sulla base dei
prezzi medi di mercato del canale di distribuzione prevalente che e'
quello delle farmacie;
Acquisito il parere della Conferenza Stato-Regioni, ai sensi
dell'art. 4, commi 1 e 2 della legge 4 luglio 2005, n. 123 (Atti CSR
repertorio n. 106 del 10 maggio 2018);