Infezione nosocomiale da coronavirus. Serve tutelare gli operatori sanitari. Studio su Jama
"Di 158 pazienti con Coronavirus in un solo ospedale di Wuhan, in Cina, si è presento che 57 (41,3%) fossero stati infettati in ospedale, inclusi 17 pazienti (12,3%) che erano già ricoverati in ospedale per altri motivi e 40 operatori sanitari (29%). Dei pazienti ospedalizzati, 7 pazienti erano del reparto chirurgico, 5 erano di medicina interna e 5 erano del dipartimento di oncologia".
E' quanto afferma un nuovo studio sul Coronavirus- 2019 nCov, pubblicato su Jama, di Dawei Wang, Bo Hu, Chang Hu et al di Zhongnan Hospital dell'Università di Wuhan. Al centro dell'attenzione dei ricercatori c'è la possibilità di una trasmissione nosocomiale del virus.
"Degli operatori sanitari infetti, 31 (77,5%) hanno lavorato nei reparti generali, 7 (17,5%) nel dipartimento di emergenza e 2 (5%) in terapia intensiva -si legge nello studio- Un paziente in questo studio presentava sintomi addominali ed è stato ricoverato nel reparto chirurgico. Si presumeva che più di 10 operatori sanitari in questo dipartimento fossero stati infettati da questo paziente. Si presumeva inoltre che si fosse verificata una trasmissione da paziente a paziente e che almeno 4 pazienti ospedalizzati nello stesso reparto erano infetti, e tutti presentati con sintomi addominali atipici. Uno dei 4 pazienti aveva la febbre e gli fu diagnosticata l'infezione da nCoV durante il ricovero. Quindi, il paziente è stato isolato. Successivamente, gli altri 3 pazienti nello stesso reparto avevano febbre, presentavano sintomi addominali e gli era stata diagnosticata un'infezione da nCoV".
Quindi, concludono i ricercatori, "in questa serie di casi a centro singolo di 138 pazienti ospedalizzati con NCIP (novel coronavirus infected pneumonia ) confermata a Wuhan, in Cina, si è presunto che nel 41% dei pazienti fosse sospettata la trasmissione ospedaliera di 2019-nCoV, il 26% dei pazienti ha ricevuto cure in terapia intensiva e la mortalità era del 4,3%".
Lo studio: