La Danimarca ha sospeso per 14 giorni "per precauzione e fino a nuovo avviso" l'uso del vaccino AstraZeneca contro il Covid-19 per indagare sulla "formazione di gravi casi di coaguli di sangue" in alcuni pazienti. Lo ha reso noto l'Autorita' sanitaria danese.

Al momento, secondo quanto riportato dalla stampa estera, il caso sarebbe solo uno. Sono sei, in tutto, i Paesi che hanno sospeso l'uso del vaccino anglo-svedese: Austria, Estonia, Lituania, Lussemburgo, Lettonia e oggi la Danimarca. L'Ema, l'Agenzia europea per i medicinali, ha aperto un'indagine. A commentare la notizia, nel corso del convegno 'Vaccino per tutti!' organizzato dalla Uil, il direttore sanitario dell'Istituto Spallanzani di Roma, Francesco Vaia: "Arrivano notizie non confortanti dalla Danimarca rispetto alla sospensione di un vaccino (di Astrazeneca, ndr) e questo non ci aiuta- ha detto- perche' aumenta l'incertezza dei cittadini rispetto all'utilizzo di questo o quell'altro vaccino o di una supposta classificazione di vaccini cosiddetti di serie A e serie B".

La casa farmaceutica dichiara in una nota di essere "a conoscenza della dichiarazione rilasciata oggi dal Sundhedsstyrelsen, secondo cui stanno attualmente indagando su potenziali eventi avversi correlati alla vaccinazione contro Covid-19", aggiungendo che "la sicurezza del paziente e' la massima priorita' per AstraZeneca".

Nella nota la societa' precisa quindi che "i regolatori hanno standard di efficacia e sicurezza chiari e rigorosi per l'approvazione di qualsiasi nuovo medicinale, compreso il vaccino anti-Covid di AstraZeneca. La sicurezza del vaccino e' stata ampiamente studiata in studi clinici di fase III e dati sottoposti a revisione paritaria confermano che il vaccino e' stato generalmente ben tollerato", conclude la nota.