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COVID, RISCHIO CONTAGIO NON AUMENTA PER PERSONE CON HIV

Nonostante l'abolizione delle ultime restrizioni relative all'emergenza Covid, restano valide alcune raccomandazioni, soprattutto per i soggetti più fragili. Tra questi, però, non figurano le persone HIV positive: è quanto emerge da uno studio italiano presentato al Congresso ICAR - Italian Conference on AIDS and Antiviral Research, a Bergamo dal 14 al 16 giugno laddove mille specialisti si confrontano le evidenze che emergono dopo questi anni di studi e statistiche.

ICAR è uno storico appuntamento dedicato all'HIV e alle Infezioni Sessualmente Trasmesse che da un paio d'anni non può fare a meno di dedicare la propria attenzione anche al Covid-19.

COVID E HIV, LO STUDIO ITALIANO - Le persone con HIV stabilmente curate e con una buona risposta viro-immunologica non si sono rivelate maggiormente esposte ad acquisire l'infezione, ad avere una malattia grave né a morire a causa del Covid. "In occasione del Congresso ICAR presenteremo il più grosso lavoro italiano sul tema- sottolinea Franco Maggiolo, co-presidente del Congresso- Questo studio, relativo alla fase in cui non erano disponibili i vaccini, prende in considerazione 155 casi di persone con HIV e con infezione da Covid-19 confrontati con altre 360 con HIV che il Covid non l'hanno avuto. Nessuna delle caratteristiche dell'HIV correlava col rischio di acquisire il Covid. Le variabili che favorivano il contagio e la gravità dell'infezione erano l'età più avanzata e la presenza di diabete; rispetto al rischio di decesso, le uniche due variabili correlate erano l'insieme delle comorbidità e dei valori di cellule CD4 all'ultima misurazione più bassi. Nonostante quest'ultimo elemento possa far pensare all'immunodepressione da AIDS, non si rileva comunque un nesso tra le due infezioni".

"Inoltre- spiega Maggiolo- circa il 20% delle persone con HIV ha avuto un'infezione da SARS-CoV-2 totalmente asintomatica, quindi molte misurazioni sono anche falsate dal mancato conteggio di queste infezioni. A Bergamo sono state identificate 26 persone con HIV che hanno avuto il Covid: un terzo era totalmente asintomatico, gli altri hanno avuto una malattia paucisintomatica, durata 3 giorni, con sintomi similinfluenzali come febbre, tosse, mialgie, faringite, raffreddore importante. Pertanto, in questo momento nei pazienti HIV la quarta dose non è fondamentale. Diverso sarà il discorso in autunno, quando un nuovo vaccino, forse un booster bivalente covid-omicron, sarà raccomandato per gran parte della popolazione".

IL CONGRESSO ICAR 2022: RICERCA, PREMI, SCUOLE, TEST IN PIAZZA - Si svolge da martedì 14 a giovedì 16 giugno la 14a edizione del Congresso ICAR - Italian Conference on AIDS and Antiviral Research, punto di riferimento per la comunità scientifica in tema di HIV-AIDS, Epatiti, Infezioni Sessualmente Trasmissibili e virali. ICAR è organizzato sotto l'egida della SIMIT, Società Italiana di Malattie Infettive e Tropicali, di tutte le maggiori società scientifiche di area infettivologica e virologica e del mondo della community. Il Congresso si tiene a Bergamo, presso il Centro Congressi Giovanni XXIII, Viale Papa Giovanni XXIII, 106 e nel limitrofo Bergamo Science Center. I presidenti sono il prof. Andrea Antinori, Istituto Nazionale per le Malattie Infettive Lazzaro Spallanzani, Roma; Massimo Cernuschi, medico infettivologo e Presidente di ASA; prof. Franco Maggiolo, ASST Papa Giovanni XXIII, Bergamo; Prof. Maurizio Zazzi, Università di Siena. 

 
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