COVID. INCHIESTA GREEN PASS, FALSA CERTIFICAZIONE A 300 EURO
Trecento euro da pagare solitamente in criptovaluta. Era questo il costo di un Green pass falso, secondo quanto emerge dalle indagini della Procura di Termini Imerese (Palermo), che ha dato il via a un maxi blitz in 15 province italiane contro una rete di che vendeva false certificazioni verdi a persone non vaccinate.
I venditori assicuravano agli acquirenti il rilascio di un Green pass "rafforzato terza dose" personalizzato, chiedendo copia della tessera sanitaria e a fronte del pagamento in criptovaluta, prevedendo anche "sconti famiglia" per coloro che acquistavano più certificati. Le indagini sono ancora in corso e al vaglio degli investigatori della sezione di Polizia giudiziaria di Termini Imerese si trovano adesso anche i dispositivi telefonici che possono consentire di trovare altre certificazioni false acquistate per familiari e conoscenti.
All'esame dei poliziotti, inoltre, anche alcuni conti correnti italiani, utilizzati per far transitare i pagamenti per l'acquisto dei falsi Green pass. Le false certificazioni, con la collaborazione del ministero della Salute, saranno disabilitate.