COVID. ARRIVA KRAKEN, LA NUOVA SOTTOVARIANTE E' IN 25 PAESI

Kraken è il soprannome di una nuova preoccupante sottovariante del ceppo Omicron di COVID-19. "È in aumento negli Stati Uniti e in Europa ed è stato ora identificato in più di 25 paesi", ha affermato ieri il direttore generale dell'Organizzazione mondiale della sanità, Tedros Adhanom Ghebreyesus.
Il gruppo consultivo tecnico dell'OMS sull'evoluzione dei virus afferma che "la percentuale in rapido aumento di XBB.1.5 negli Stati Uniti e in altri paesi" è una preoccupazione urgente e sta preparando un nuovo aggiornamento nei prossimi giorni. Il BC Center for Disease Control afferma che sono stati segnalati cinque casi dell'ultimo ceppo a partire da martedì.
Kraken è una sottovariante di Omicron. Il suo nome proprio è XBB 1.5 sotto il sistema di nomenclatura Pango, ideato per la prima volta nei primi giorni della pandemia sulla base dell'esperienza nel tracciare l'evoluzione dei virus influenzali. Ciò significa che è la quinta generazione della prima sottovariante di XBB, che è a sua volta una ricombinante di sottolignaggi chiamati BA.2.10.1 e BA.2.75.
Una preoccupazione principale è la velocità con cui si diffonde rispetto ad altre sottovarianti. I casi stanno aumentando negli Stati Uniti A partire da questa settimana, Kraken rappresentava oltre il 40% dei casi negli Stati Uniti. La settimana prima, era la metà di quella cifra e solo la terza variante più comune. All'inizio di dicembre si attestava appena all'1%. E nei luoghi in cui si sta attualmente diffondendo, principalmente nel nord-est degli Stati Uniti, rappresenta quasi tre casi su quattro. E' una sottovariante che si diffonde in modo efficiente nonostante le protezioni immunitarie accumulate dai vaccini e la precedente infezione con altre sottovarianti, si parla così di "immunoevasione.
Sulle nuove varianti di covid "la preoccupazione è legittima, ma in quanto 'motore' di precauzione non in quanto fonte di visioni funeree. Il concetto è che non è finita, quindi dobbiamo a questa situazionel'attenzione necessaria, ma senza panico, non ce n'è ragione, considerata la vasta platea di persone immunizzate in Italia". Lo ha detto all'Adnkronos Salute Massimo Galli, già direttore del reparto di Malattie infettive dell'ospedale Sacco di Milano in merito alla sottovariante Kraken, da nome del colossale mostro marino leggendario, identificata negli Usa.
"Bisogna ricordare che ci sono oltre 40 milioni di vaccinati nel nostro Paese - continua - e diversi milioni di guariti, che potrebbero essere complessivamente 30 milioni, da una stima approssimativa. Questo vuol dire che la popolazione non è scoperta rispetto al virus. Ovviamente bisogna evitare che i fragili e quelli che non rispondono al vaccino finiscano in ospedale o, peggio, muoiano. Per questo è necessario non abbandonare la prudenza e l'attenzione", conclude Galli.