Coronavirus Svizzera, confini aperti verso l'Italia. Tutto permesso tranne la spesa. No turismo o visite dall'Italia alla Svizzera. Tutte le risposte ai dubbi

In relazione alla decisione dell'Italia di riaprire da domani i confini con i Paesi dell'area Schengen, Svizzera compresa, lo Stato Maggiore Cantonale di Condotta (SMCC) tiene a fornire alcune indicazioni e raccomandazioni.
Alla luce del fatto che si tratta di un'apertura unilaterale decisa da Roma e tenuto conto della differente situazione a livello di contagi in Italia (che varia notevolmente anche da regione e regione), i viaggi e gli spostamenti in generale verso la vicina Penisola restano sconsigliati, ma non proibiti, alle cittadine e ai cittadini residenti nella Confederazione.
Unico dubbio è sull'ingresso in Svizzera di compagni/e e fidanzati/e e parenti residenti in Italia e provenienti da aree con una epidemiologia simile a quella Svizzera e in particolare ticinese (zero contagi e decessi da vari giorni), in quanto è permesso l'ingresso e l'uscita giornaliera dei lavoratori frontalieri da aree cosidette ancora 'a rischio' e ciò avveniva anche in piena pandemia, quando purtroppo la Lombardia era colpita da centinaia di contagi e morti ogni giorno. Poichè "il ricongiungimento familiare per i familiari di cittadini svizzeri e per i familiari di cittadini di Stati UE/AELS che vivono in Svizzera", è nuovamente fattibile, come annunciato alcune settimane fa dalla Confederazione, in molti si attendevano anche un pronunciamento sulla "questione degli affetti" non residenti in Svizzera.
Per quanto riguarda le differenze regionali italiane, dove spesso la normativa può cambiare su scelta dei governatori locali, si consiglia di informarsi per tempo, al fine di non rischiare multe o spiacevoli sorprese. In alcune regioni, ad esempio è obbligatoria sempre la mascherina (es. Lombardia) in altre (es. Lazio) solamente quando non è possibile rispettare le distanze. Norme che possono ulteriormente variare con il passare delle settimane e la diminuzione di casi positivi e decessi.
A oggi, quindi, valgono le seguenti disposizioni:
Svizzera-Italia: cosa si può e cosa non si può fare
- CONSENTITO: si potrà varcare il confine per motivi turistici, incontrare conoscenti o congiunti, recarsi in una residenza secondaria oppure usufruire di servizi, per andare a cena o a bere un caffè.
- VIETATO: non sarà consentito andare in Italia per fare la spesa, conformemente all’ordinanza federale 2 COVID-19. L’importazione di merci attraverso un valico di frontiera con uno Stato limitrofo resta infatti vietata se il viaggio ha il solo scopo di fare acquisti.
Italia-Svizzera: cosa si può e cosa non si può fare
- CONSENTITO: sarà consentito l'ingresso sul suolo elvetico ai cittadini Svizzeri, agli stranieri con permesso C, B, L, ai pendolari transfrontalieri. Eccezioni possono essere consentite per i casi che costituiscono un'urgenza (si pensi per esempio alla necessità di visitare un congiunto in gravi condizioni di salute).
- VIETATO: resta vietato l’ingresso dall’Italia a chi non è cittadino svizzero o residente oppure ancora per motivi legati a turismo, visite in generale, ricerche di lavoro. Medesimo discorso vale per pensionati, studenti, alunni e altre persone che non esercitano un'attività lucrativa. Questo almeno fino al 15 giugno 2020.
Queste disposizioni valgono fino a nuovo avviso. Da tenere presente che dal 15 giugno 2020 Germania, Austria e Francia saranno declassate dalla lista di Paesi con restrizioni. Per quanto riguarda l’Italia, il Consiglio federale non ha ancora preso una decisione. Ad ogni modo le Autorità federali intendono ripristinare la libera circolazione delle persone e la libertà di viaggio in tutto lo spazio Schengen al più tardi entro il 6 luglio 2020.