IT   EN

Ultimi tweet

Coronavirus, per 9 italiani su 10 servono piu' infermieri per Ssn migliore. Rapporto Censis-Fnopi

Piu' infermieri per una sanita' migliore: gli italiani dicono si'. Il 92,7% degli italiani (con punte fino del 94,3% nel Nord-Est e del 95,2% tra i laureati) ritiene positivo potenziare il numero e il ruolo degli infermieri nel Servizio sanitario nazionale.

Il 41,9% al fine di colmare le attuali lacune negli organici, il 40% perche' li ritiene essenziali per potenziare i servizi domiciliari, territoriali e di emergenza. Si stimano in 450.000 gli infermieri attivi di cui ci sarebbe bisogno (oggi sono 450.000 gli iscritti, pensionati compresi), 57.000 piu' di quelli attuali. Questi sono alcuni dei principali risultati del Rapporto Censis-Fnopi sugli infermieri e la sanita' del futuro, una ricerca realizzata dal Censis per la Federazione nazionale degli Ordini delle professioni infermieristiche (Fnopi). 

BRAVI E AFFIDABILI. 

L'idea che piu' infermieri miglioreranno la sanita', a cominciare da quella territoriale, e' anche l'esito di un legame profondo e consolidato dei cittadini con gli infermieri. Il 91% degli italiani ha molta o abbastanza fiducia negli infermieri (il dato sale al 93,8% nel Nord-Est e al 93,7% tra gli anziani). Il 68,9% degli italiani valuta positivamente il rapporto avuto in passato con gli infermieri (il giudizio positivo sale al 73,9% nel Nord-Est e al 72,6% tra chi ha in famiglia non autosufficienti). Una fiducia nata nella sanita' vissuta quotidianamente dagli italiani, grazie alla valutazione positiva di professionalita' e impegno degli infermieri gia' prima dell'ammirazione per i tanti casi di eroismo durante l'emergenza Covid-19. 

UNA PROFESSIONE CHE ATTRAE.

L'83% degli italiani incoraggerebbe un figlio, parente o amico che volesse intraprendere la professione dell'infermiere: il 71,1% perche' lo ritiene un lavoro utile in quanto aiuta chi soffre, il 37,3% perche' lo reputa un'attivita' affascinante che fa crescere come persone, il 32,9% perche' consente di trovare lavoro. L'infermiere e' oggi una professione che piace a tutti, dai giovani agli anziani. 

I MIGLIORI DEBUNKER CONTRO IL CONTAGIO DA FAKE NEWS.

Durante il lockdown, 29 milioni di italiani hanno pescato nel web e nei social network notizie false o non corrette su origini, modalita' di contagio, sintomi, misure di distanziamento e cure relative al Covid-19. Gli infermieri, grazie alla fiducia di cui godono presso i cittadini, possono essere i piu' ascoltati e fidati demistificatori, proteggendo dai rischi delle fake news grazie al rapporto diretto con le persone e alla loro voce presente sui siti web istituzionali. 

L'ORA DELL'INFERMIERE DI FAMIGLIA E DI COMUNITÀ.

Il 91,4% degli italiani (il 95,1% delle persone con patologie croniche, il 92,6% dei cittadini nel Sud) ritiene l'infermiere di famiglia e di comunita' una buona soluzione per potenziare le terapie domiciliari e riabilitative e la sanita' di territorio, fornendo cosi' l'assistenza necessaria alle persone non autosufficienti e con malattie croniche. Il 51,2% e' convinto che l'introduzione di questa figura professionale faciliterebbe la gestione dell'assistenza, migliorando la qualita' della vita dei pazienti e dei loro familiari. Il 47,7% pensa che darebbe loro sicurezza e maggiore tranquillita'. Il 22,7% ritiene che innalzerebbe la qualita' delle cure. Sono i numeri di un ampio e trasversale apprezzamento per una figura strategica per garantire quella sanita' territoriale resa ineludibile dall'esperienza del Covid-19.

 
Aggiornamenti gratis nel canale Telegram: t.me/salutedomani

Commenta questo articolo:

*
Il tuo indirizzo email non sarà visibile agli altri utenti.
Il commento sarà pubblicato solo previa approvazione del webmaster.